Elezioni del Presidente della Repubblica in vista. Sono emersi diversi nomi, alcuni più interessanti di altri e si discute molto dei requisiti teorici e morali. Ma quali sono?
ROMA - Non manca molto all’elezione del prossimo Presidente della Repubblica. A partire dal 2022 hanno iniziato a fioccare i possibili nomi e le candidature, alcune delle quali più realistiche di altre. Ma non mancano nomi esterni ai partiti e alle rappresentanze politiche del Paese. Questo perché i requisiti di eleggibilità del Presidente della Repubblica sono ampi.
I 7 anni di Sergio Mattarella stanno per finire e al suo posto deve essere eletto un nuovo nome in grado di rappresentare l’Italia. I nomi non mancano: dalla criticata candidatura di Silvio Berlusconi, a quella di Mario Draghi.
Si potrebbe quasi dire che chiunque può essere eletto Presidente della Repubblica, ma anche se pochi, i requisiti per essere eletti ci sono. Scopriamoli.
Chi può essere eletto Presidente della Repubblica: i requisiti
Non manca molto alle elezioni del futuro Presidente della Repubblica, ma chi ha i requisiti per potersi candidare? Sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri si legge, all’articolo 84, che:
Può essere eletto Presidente della Repubblica ogni cittadino che abbia compiuto cinquanta anni d’età e goda dei diritti civili e politici. L’ufficio di Presidente della Repubblica è incompatibile con qualsiasi altra carica. L’assegno e la dotazione del Presidente sono determinati per legge.
I requisiti per diventare Presidente della Repubblica non sono molti, riassumiamoli qui di seguito:
- avere la cittadinanza italiana;
- aver compiuto i 50 anni d’età;
- godere dei diritti civili e politici.
Quando e come si elegge il Presidente della Repubblica?
Il Presidente della Repubblica viene eletto ogni 7 anni. Il mandato dell’attuale Presidente, Sergio Mattarella, è in scadenza. Infatti è stato eletto il 31 gennaio del 2015 al quarto scrutinio, con 665 voti. In base alla Costituzione non c’è limite ai mandati, ma Mattarella ha in più occasioni negato la propria disponibilità a una nuova presidenza.
I 7 anni presidenziali decorrono a partire dal giorno del giuramento (martedì 3 febbraio). Il giuramento consiste nel giurare con la seguente formula:
Articolo 91 della Costituzione: Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione.
Quali sono le procedure del voto per il Presidente della Repubblica
Le modalità per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica si piegano inevitabilmente alla pandemia. Saranno quindi garantite tutte le misure di sicurezza anti-Covid, come la possibilità di una sola votazione al giorno (rispetto alle tradizionali due al mattino e al pomeriggio). Il motivo è semplice: per poter sanificare e arieggiare l’aria non c’è abbastanza tempo per due votazioni in un solo giorno.
Infatti i tempi per l’elezione sono stati così calcolati: si voterà per fasce orarie, in ordine alfabetico, a partire dai senatori a vita, poi i senatori, a seguire i deputati e i delegati regionali. Ci potrebbero volere fino 4 ore e mezza a seduta di voto.
Inoltre per poter accedere all’Aula di Montecitorio, dove si voterà il futuro Presidente della Repubblica, bisognerà essere in possesso del green pass base.
Infine, per eleggere il Presidente della Repubblica è richiesta, nei primi tre scrutini, la maggioranza di due terzi dell’assemblea, ovvero di 673 elettori su 1.009. Al quarto scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta, pari invece alla metà più uno degli elettori. In questo ultimo caso quindi servono i voti di 505 elettori su 1.009.
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