Regole condominiali per installazione e uso di condizionatori

Maria Stella Rombolà

5 Giugno 2018 - 15:15

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L’installazione e l’uso di un condizionatore in estate anche per un tempo prolungato è ormai pratica comune. Farlo all’interno di un condominio comporta tuttavia il rispetto di specifiche regole da rispettare e da far rispettare.

Regole condominiali per installazione e uso di condizionatori

Le estati sono sempre più calde e l’unico modo per sfuggire alle temperature elevate è accendere il condizionatore; ormai non sembra più possibile farne a meno, in particolare in città dove l’umidità rende ancora più fastidioso l’innalzamento delle temperature.

Nelle metropoli però le abitazioni sono concentrate all’interno di condomini ed è raro avere una casa indipendente: la convivenza è quindi obbligata e per renderla meno pesante è necessario rispettare poche ma importanti regole, anche in merito all’installazione e all’uso del condizionatore.

Anche se non c’è dubbio che molto sia lasciato al buon senso e all’educazione degli inquilini, la legge ci viene incontro e definisce ogni singolo aspetto della vita in un condominio. Per questo è bene informarsi e conoscere nel dettaglio la normativa così da prendere le giuste precauzioni ed evitare di dar vita a discussioni, intaccando la tranquillità domestica.

Installazione dell’apparecchio

Installare un condizionatore all’interno della propria abitazione è molto semplice ma richiede l’aiuto di un professionista: un muratore, un elettricista o un idraulico. Il tempo richiesto per tale procedimento è di solito intorno alle 2 o 3 ore.

Ci sono però delle regole da seguire con scrupolo per salvaguardare la sicurezza della propria famiglia e di chi vive nello stesso stabile, assicurandosi che:

  • gli operatori siano dotati dei Dispositivi di Protezione Individuale per poter intervenire sulla facciata senza rischi, nel caso in cui il motore venga installato all’esterno dell’appartamento;
  • l’impianto realizzato sia a norma al fine di garantire la sicurezza a livello elettrico;
  • il tubo di scarico non venga inserito nel pluviale condominiale: una simile azione rappresenterebbe infatti un’alterazione illegittima perché la tubatura ha l’unico scopo di smaltire l’acqua piovana;
  • l’assemblea condominiale sia stata avvisata tramite l’amministratore (anche se non sono necessarie particolari autorizzazioni);
  • il rumore nel corso dei lavori non vada oltre quanto consentito e che questi si svolgano negli orari previsti dalla legge, nel rispetto della tranquillità dei condomini.

Sarà importante fare caso a tutte queste condizioni e il proprietario sarà ritenuto unico responsabile per la trasgressione di qualsiasi norma.

Rumore molesto

Un elemento essenziale per verificare la qualità dell’apparecchio che si decide di installare è la sua rumorosità: più un condizionatore è silenzioso, migliore sarà il suo rendimento.

Ovviamente il prezzo di un condizionatore silenzioso è più alto, ma non conviene risparmiare: un impianto molto rumoroso costituisce infatti una fonte di disturbo notevole sia per chi lo installa sia per gli altri condomini, in particolar modo quando lo si terrà acceso a lungo durante le giornate estive.

Non c’è una vera e propria soglia limite oltre il quale non è possibile introdurre il congegno nella propria abitazione, ma è consigliabile non acquistare un condizionatore con emissioni inferiori a 30 db; in tale senso possiamo considerare che un condizionatore di nuova generazione non supera di solito i 19 db.

Come comportarsi in caso di rumore eccessivo?

Il rumore causato dall’installazione del motore o dalle vibrazioni prodotte dall’apparecchio può recare disturbo a uno o più vicini di casa. Il rumore eccessivo è un fattore importante di cui tenere conto nella vita condominiale per cui si può anche arrivare a un procedimento per vie legali nei confronti di chi trasgredisce la norma.

La procedura per richiedere il risarcimento è la stessa sia che si tratti del proprietario dell’abitazione che di un inquilino:

  • si presenta un esposto al giudice;
  • il giudice incarica un perito di effettuare le misurazioni dell’intensità sonora;
  • il giudice potrà far cessare il disturbo, qualora ritenga che il rumore denunciato sia effettivamente eccessivo;
  • si dispone che venga corrisposto un risarcimento del danno subito.

Attenzione però a non essere denunciati per simulazione: la normativa prevede infatti che il rumore non debba essere utilizzato come pretesto per affrontare questioni personali o per fatti senza fondamento. Pertanto sarà sempre buona norma valutare a fondo la situazione prima di procedere con il contenzioso.

Decoro architettonico

Altro punto da tenere in considerazione è quello riguardante il decoro architettonico del fabbricato, dove per decoro si intende l’estetica dell’edificio anche se non si tratta di edifici di particolare pregio artistico.

La facciata dell’edificio condominiale è espressamente definita bene comune dalla giurisprudenza e quindi può diventare problematico installarvi un impianto. Pertanto sarebbe meglio preferibile installare qualsiasi unità esterna su un balcone o su un muro che affacci sulla chiostrina interna del palazzo o in alternativa installare condizionatori senza unità esterna.

Il proprietario che decida di installare il condizionatore è responsabile per eventuali alterazioni e danni causati al fabbricato e al suo decoro. Se nella posa dell’impianto infatti dovessero essere effettuati lavori non consentiti si sarebbe costretti a rimuovere l’apparecchio e ripristinare lo stato della parte di stabile danneggiata a proprie spese.

Argomenti

# Legge

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