Regno Unito-UE, al via i negoziati post-Brexit sul commercio: tutti i dettagli

Leonardo Pasquali

02/03/2020

28/05/2021 - 10:11

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Dopo tre anni di negoziazioni sulla Brexit, iniziano oggi quelle per arrivare a un accordo commerciale che possa soddisfare sia l’Unione europea che il Regno Unito

Regno Unito-UE, al via i negoziati post-Brexit sul commercio: tutti i dettagli

Al via oggi i negoziati post-Brexit tra Regno Unito e Unione europea per trovare un nuovo accordo commerciale. Le tensioni accumulate nelle ultime settimane potrebbero, però, compromettere la buona riuscita delle negoziazioni. La minaccia ventilata dal premier britannico, Boris Johnson, di abbandonare il tavolo delle trattative ha portato le parti coinvolte a mettersi sulla difensiva.

Accordo commerciale post-Brexit: la posizione dell’UE

Dopo l’uscita della Gran Bretagna avvenuta lo scorso 31 gennaio, è iniziato un periodo di transizione al termine del quale, a fine anno, si dovrebbe arrivare a un’intesa. O almeno questo è quello che pretende il primo ministro britannico, Boris Johnson. Le negoziazioni spazieranno tra diversi ambiti: dalla pesca ai servizi finanziari passando per i controlli frontalieri. Non sarà l’unico faccia a faccia, tuttavia, visto che Londra e Bruxelles si incontreranno regolarmente ogni due o tre settimane, almeno fino all’estate. Il prossimo confronto è già stato inserito in agenda e si terrà a fine mese.

L’Unione europea sta cercando un accordo onnicomprensivo, che possa coprire molti, se non tutti gli aspetti delle relazioni future. Ogni micro-sezione verrà poi affidata a un collegio arbitrale specifico. Servirà infine il via libera della Corte di Giustizia europea per questioni che lambiscono le normative Ue. Bruxelles vorrebbe che il Regno Unito mantenesse gli stessi standard, o comunque paragonabili a quelli del blocco, in materia di ambiente, lavoro e aiuti di stato. Quello che preoccupa maggiormente le imprese europee, invece, è che Londra possa tagliare le gambe ai competitor del mercato unico proponendo prezzi più bassi.

Cosa vuole ottenere il Regno Unito

Le parole del ministro britannico Michael Gove rilasciate ieri in un editoriale e riportate da AP, confermano la posizione esternata nelle scorse settimane. Si procede spediti verso una politica “zero compromessi” a tutti gli effetti. Queste le parole:

“Vogliamo arrivare a l’accordo commerciale migliore possibile con l’Ue. Tuttavia non butteremo all’aria la sovranità appena riconquistata”

Il mandato negoziale di Londra inoltre parla chiaro, si legge: “non consentiremo che le nostre normative vengano allineate a quelle dell’Ue, o che le istituzioni dell’Unione, inclusa la Corte di Giustizia, possano avere giurisdizione sul Regno Unito”. Il premier Johnson vorrebbe un accordo di libero mercato simile a quello che l’Unione ha stretto con il Canada.

In parallelo ma con una gestione diversa, si cercherà di lavorare su tematiche extra, come per l’appunto quella dei diritti di pesca. Potrebbe essere proprio questo il nodo da cui si partirà. Johnson ha più volte ribadito come una delle conseguenze della Brexit sia anche il fatto che la Gran Bretagna torni in controllo delle proprie acque. L’Unione europea ha intenzione di assicurarsi che i propri pescherecci abbiano accesso alle acque britanniche, come è avvenuto fino ad ora.

Downing Street vuole far sì che quanti abbiano sostenuto la Brexit si ritengano soddisfatti dei risvolti. Per questo si cercherà di ottenere i vantaggi prefigurati negli ultimi mesi, soprattutto in aree come l’agricoltura o l’immigrazione. Nel frattempo, Johnson si siederà al tavolo delle trattative anche con gli Stati Uniti. Ma anche qui, il percorso sarà probabilmente a ostacoli.

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