Redditometro 2014, partite le lettere e gli inviti a comparire: cosa deve temere il contribuente?

Valentina Brazioli

4 Ottobre 2014 - 13:42

Redditometro, questo 2014 sarà ricordato anche per essere stato l’anno in cui i contribuenti italiani hanno avuto la possibilità di ricevere dall’Agenzia delle Entrate comunicazioni tutt’altro che piacevoli; l’Agenzia stessa, infatti, ha reso noto di aver proceduto nell’invio di due tipologie di lettere: ecco quali, e con quali conseguenze per chi le ha ricevute.

Redditometro 2014, partite le lettere e gli inviti a comparire: cosa deve temere il contribuente?

Redditometro, in attesa che prenda piede la famosa rivoluzione fiscale tante volte annunciata dal premier Matteo Renzi, in questo 2014 si devono ancora fare i conti con questo temuto strumento volto a stanare i classici furbetti. L’Agenzia delle Entrate, da parte sua, continua imperterrita nel suo lavoro di segugio, e ha reso noto di aver proceduto – con ammirevole solerzia – nell’invio di due distinte tipologie di lettere per i contribuenti:

  • Le lettere informative, la cui rassicurante definizione cela in realtà l’avviso al cittadino di aver riscontrato l’incongruenza tra le spese effettuate nell’anno 2012 e il reddito dichiarato nello stesso periodo;
  • Gli inviti a comparire, termine molto meno tranquillizzante, relativi alle spese sostenute nel 2009 e che non risultano coerenti con quanto dichiarato.

Lettere informative e inviti a comparire: le differenze

Sebbene è verosimile immaginare che in nessuno dei due casi sopracitati il contribuente destinatario della missiva faccia esattamente salti di gioia, è bene sottolineare le differenze tra le due missive. La prima, di fatto, non costituisce in alcun modo una forma di classico “accertamento”, quindi non sono previste sanzioni in caso non si risponda. Tuttavia, è estremamente consigliabile che il cittadino legga con attenzione la comunicazione e provveda a segnalare agli Uffici dell’Agenzia eventuali errori o anomalie.

Ben diverso, invece, è il discorso degli inviti a comparire, in quanto non solo l’Ufficio potrebbe optare per azioni di controllo più stringenti (come, ad esempio, le indagini finanziarie) ma è anche prevista l’applicazione di una sanzione da 258 fino a 2065 euro.

Ecco come funziona l’invito al contradditorio:

  • 1 – Invito a comparire: il contribuente aderisce integralmente alle pretese dell’Agenzia e può godere della sanzioni ridotte da dichiarazione infedele, pagando tutte le maggiori imposte entro i 15 giorni antecedenti la data di comparizione;
  • 2 – Contraddittorio con l’Ufficio: il contribuente cerca di negoziare e si presenta alla data fissata per l’incontro al fine di definire l’accertamento con adesione;
  • 3 – Accertamento: se non si raggiunge un accordo il contribuente potrà proseguire il contenzioso per l’imposta, pagando nel frattempo 1/3 delle sanzioni (somma che non verrà restituita ance in caso di esito positivo del contenzioso);
  • 4 – Prestare acquiescenza: il contribuente usufruire delle sanzioni ridotte a 1/3 e del pagamento rateale.

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