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Redditometro, anagrafe tributaria, voluntary disclosure: le novità del Fisco nel 2014
mercoledì 30 luglio 2014, di
Redditometro, anagrafe tributaria, voluntary disclosure, come cambieranno nel 2014? Una domanda che è lecito porsi, soprattutto dopo la presentazione, avvenuta ieri a Palazzo Madama, del cosiddetto Piano Orlandi, dal nome del neo direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi.
Redditometro addio? Ciò che conta è il 730 precompilato
L’intenzione del Fisco italiano sembra essere quella di proseguire lungo la linea della pacificazione con il contribuente: basta blitz nelle mete turistiche del lusso, ma basta anche ai condoni indiscriminati. La parola d’ordine è “dialogo”. Il redditometro, strumento di lotta all’evasione nato per presumere il reddito di una persona in base alle sue spese, potrebbe essere destinato a finire in soffitta. 120 miliardi di euro l’anno di tassazione elusa ogni anno, tuttavia, non sono un obiettivo da poco, e le Entrate puntano molto sull’entrata in vigore del 730 precompilato. Già dal 2015, infatti, circa 20 milioni di contribuenti potranno ricevere in maniera telematica la propria dichiarazione dei redditi, e se la accetteranno così com’è non saranno soggetti a verifiche fiscali.
Anagrafe tributaria da rafforzare
Ovviamente, per rendere questi modelli perfettamente aderenti alle realtà dei singoli contribuenti (quantomeno per lavoratori dipendenti e pensionati) sarà necessario rafforzare ulteriormente il ruolo dell’anagrafe tributaria. Il famoso cervellone contenente miriadi di informazioni, compresi i saldi dei nostri conti correnti e delle nostre carte di credito, entro 3 anni conterrà tutte le spese effettivamente detraibili dai cittadini. Il fine ultimo, comunque, è quello di rendere l’anagrafe in questione uno strumento accessibile direttamente dai contribuenti.
Qual è il futuro della voluntary disclosure?
In una panoramica ambiziosa ma tutto sommato dettagliata, l’aspetto della voluntary disclosure è stato forse il più trascurato dalla Orlandi. L’unico riferimento in merito, infatti, sottolinea che non si tratterà di un classico condono, evidenziando la portata storica della norma sull’autoriciclaggio inserita nel passaggio alla Camera del disegno di legge.