Reato di concussione: cos’è, disciplina, cosa si rischia e differenza con la corruzione

Isabella Policarpio

22/10/2019

22/10/2019 - 16:22

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Concussione: disciplina, modalità di condotta e testo dell’articolo. Tutto sulla concussione, i soggetti che possono commetterla e differenza con il delitto di corruzione.

Reato di concussione: cos’è, disciplina, cosa si rischia e differenza con la corruzione

Reato di concussione, cos’è esattamente e in cosa si differenzia dalla corruzione?

Si tratta di un reato che può essere commesso unicamente dal pubblico ufficiale nell’adempimento delle proprie funzioni o in ragione del suo ruolo e consiste nel costringere un terzo a fare o consegnare beni, denaro o servizi.

Si tratta di una fattispecie tipica del nostro ordinamento; infatti in molti Stati la concussione non esiste ma è una fattispecie integrata nel delitto di corruzione.

La norma serve a tutelare il buon andamento e l’imparzialità della Pubblica Amministrazione, infatti in caso di condanna, al concussore sarà proibito contrarre con la PA.

Che cosa prevede il codice penale in caso di concussione? Quali sono le pene? Di seguito una breve guida.

Concussione: cosa significa e disciplina legale

La concussione è il reato previsto dall’articolo 317 del Codice penale, che recita così:

Il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro od altra utilità, è punito con la reclusione da sei a dodici anni.

Alla reclusione si aggiunge anche la pena accessoria del divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione, di durata non inferiore a un anno e non superiore a 5.

Chi può commettere la concussione?

Siamo di fronte ad un “reato proprio”, vale a dire una tipologia di reato che può essere commesso solo ed esclusivamente da un determinata categoria di soggetti individuati dal dettato normativo.

Il concussore può essere solamente chi riveste la funzione di pubblico ufficiale o è incaricato di un pubblico servizio. Presupposto fondamentale quindi è che la condotta avvenga in ragione del ruolo svolto e non come privato cittadino.

Concussione, come e quando avviene

Il concussore può agire in due modi: per costrizione o per induzione. La concussione per costrizione si ha quando il pubblico ufficiale abusa della sua posizione e dei suoi poteri per far compiere alla vittima un determinato comportamento, dietro la minaccia o violenza a sé o ad altri.

Alla base della concussione per costrizione quindi c’è la coercizione psichica e la manipolazione della vittima.

La concussione per induzione invece fa riferimento alla condotta del pubblico ufficiale o dell’incaricato di pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, induce taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o a un terzo, denaro o altra utilità.

Attualmente la concussione per induzione non è più disciplinata dall’articolo 317 del codice penale, ma è migrata nel nuovo articolo 319 quater.

Concussione e corruzione, quale differenza?

Corruzione e concussione sono entrambi delitti commessi dai Pubblici Ufficiali contro la pubblica amministrazione. Anche se simili, si tratta di delitti differenti.

Il pubblico ufficiale commette il reato di corruzione quando riceve per sé o per altri denaro, beni o servizi non dovuti; è punibile anche a causa della sola promessa prima ancora della consegna effettiva della cosa o del denaro.

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A cambiare è il ruolo dei soggetti coinvolti nel reato: nella concussione il pubblico ufficiale costringe un terzo a dare denaro o altri vantaggi mentre nella corruzione tra terzo privato e pubblico ufficiale vi è un accordo, e manca l’elemento della costrizione. Di conseguenza nel delitto di corruzione ad essere colpevole non è solo il pubblico ufficiale ma anche il soggetto corrotto.

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