Quanto vale e come funziona il mercato dei green bond in Italia

Riccardo Lozzi

8 Ottobre 2021 - 11:11

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Quanto vale e come funziona il mercato dei green bond in Italia? Su quali aspetti si focalizzano le obbligazioni sostenibili? L’analisi di Sustain Advisory.

Quanto vale e come funziona il mercato dei green bond in Italia

I green bond sono tra gli strumenti più ricercati e discussi della nuova finanza cui obiettivo è non solo creare un profitto economico attraverso gli scambi in Borsa, ma anche generare uno sviluppo sociale grazie a questi investimenti.

Questo almeno è quello che teoricamente dovrebbero riuscire a creare gli scambi di obbligazioni che rispettano i cosiddetti criteri ESG, quelli relativi a temi come l’ambiente, il sociale e la Governance.

Tuttavia ci sono diverse minacce per questo mercato, come ad esempio il greenwashing, il quale rappresenta una vera e propria pubblicità ingannevole per prodotti che non sono realmente sostenibili, a differenza di quanto viene comunicato.

Diventa quindi necessario scoprire come funziona e quanto vale il mercato dei green bond in Italia e, soprattutto, se gli strumenti disponibili sulla Borsa Italiana rispettano realmente i criteri di sostenibilità.

Quanto vale e come funziona il mercato dei green bond in Italia?

L’analisi pubblicata dalla startup di consulenza sui criteri ESG Sustain Advisory mostra come, da una parte, in Italia il mercato sia in costante crescita, competitivo e trasparente; mentre dall’altra, vengono messi in evidenza elementi che ne ridimensionano una visione eccessivamente positiva.

Innanzitutto, nonostante il valore dei green bond in Italia nel 2021 si sia triplicato rispetto al 2020, con la previsione di poter raggiungere il valore record di 30 miliardi di euro entro la fine dell’anno, si tratta di un valore relativamente basso se paragonato con quelli di Francia e Germania, cui giro di affari nel 2020 si è attestato rispettivamente intorno a 94 e 46,5 miliardi di euro.

Come detto, però, quello italiano è sicuramente un mercato in crescita. Grazie in particolare ai tassi di interesse molto competitivi: il 41% di essi ha un tasso compreso tra lo 0,5% e l’1,5% e il 53% è entro la soglia dell’1,5%.

I bond sostenibili più scambiati in Italia

Quello che sicuramente salta all’occhio nel report, realizzato da Sustain Advisory, sui dati ufficiali di Borsa Italiana rilasciati alla fine dello scorso luglio, è che questo genere di bond scambiati finora a Piazza Affari siano quasi esclusivamente a trazione verde.

Vale a dire, cioè, che tra i vari criteri ESG che possono rispettare queste obbligazioni, in Italia si prediligono in forma pressoché esclusiva quelli concentrati sulla sostenibilità ambientale e sul cambiamento climatico.

Infatti, il più frequente è rappresentato dall’Affordable and Clean Energy, mentre risultano marginali, se non addirittura assenti, gli altri obiettivi riportati nei 17 Sustainable Development Goals elencati dall’ONU.

In particolare si nota una completa assenza di vendita di bond che hanno come obiettivo principale quello di perseguire una piena uguaglianza di genere, in ottica di empowerment di donne e ragazze.

Le obbligazioni verdi scambiate in Italia possono però contare su una revisione esterna dei titoli, una pratica che le mette al riparo dalla minaccia di greenwashing tranquillizzando gli investitori attenti agli aspetti di sviluppo sostenibile.

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