Quali sono i paesi dell’area SEPA?

Chiara Ridolfi

23 Novembre 2016 - 07:25

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Ecco quali sono i Paesi che fanno parte dell’area SEPA e per quale ragione è importante conoscerli.

Quali sono i paesi dell’area SEPA?

Nelle operazioni in banca spesso ci viene chiesto se il bonifico verrà effettuato nell’area SEPA. A questo punto ci sorgeranno spontanee alcune domande: quali sono i Paesi dell’area SEPA? Qual è la loro funzione? Perché è importante inserirlo?

Sapere quali sono i Paesi che hanno aderito alle politiche dell’area SEPA è importante, dal momento che essi sono parte di un gruppo di omogeneo che opera nello stesso modo, con stesse regole e soprattutto con stessi circuiti bancari.

I Paesi che fanno parte dell’area SEPA sono infatti inseriti in un circuito bancario che ha dei sistemi omogenei. In questo modo le operazioni online e allo sportello hanno dei costi di gestione inferiori e tempistiche ben più brevi.

Vediamo di seguito quali sono i Paesi dell’area SEPA, quali sono i vantaggi di operare verso un Paese del gruppo e a cosa serve questa categoria.

Quali sono i Paesi dell’area SEPA?

L’area SEPA raccoglie un gruppo di Paesi che aderiscono ad una stessa politica bancaria, omologata con lo stesso sistema bancario. Questo porta a non avere delle commissioni aggiuntive per inviare denaro all’estero, se il Paese fa parte di questo gruppo.

Prima tutto vediamo la lista dei Paesi che aderiscono all’area SEPA, che sono i seguenti (disposizione in ordine alfabetico):

  • Austria;
  • Belgio;
  • Bulgaria;
  • Cipro;
  • Croazia;
  • Danimarca;
  • Estonia;
  • Finlandia;
  • Francia;
  • Germania;
  • Grecia;
  • Irlanda;
  • Islanda
  • Italia;
  • Lettonia;
  • Liechtenstein;
  • Lituania;
  • Lussemburgo;
  • Norvegia;
  • Malta;
  • Olanda;
  • Polonia;
  • Portogallo;
  • Principato di Monaco;
  • Regno Unito;
  • Repubblica Ceca;
  • Romania;
  • San Marino
  • Slovacchia;
  • Slovenia;
  • Spagna;
  • Svezia;
  • Svizzera
  • Ungheria.

Tutti gli Stati che non sono presenti nella lista sopra non fanno parte dell’area SEPA e se si vorranno inviare soldi in altre località si avranno delle commissioni differenti.

Vantaggi dell’area SEPA

Il primo e più grande vantaggio di questa “coalizione” sono i costi per inviare denaro in un di questi Paesi. Difatti si possono inviare bonifici allo stesso costo previsto per la propria nazione.
Quindi se si dovrà inviare del denaro in Austria, si spenderà lo stesso che per mandarlo a Torino.

Altro grande vantaggio per chi deve inviare pagamenti o bonifici verso uno di questi Paesi sono le tempistiche, dal momento che sono le stesse per inviare il denaro nella propria nazione.
Quindi dopo massimo 3 giorni lavorativi i vostri soldi verranno depositati dove avete richiesto.

Inoltre non solo per i bonifici e l’invio di denaro, ma anche effettuare pagamenti con carta bancomat o con la carta di credito senza costi aggiuntivi. Ciò vorrà dire che si potranno effettuare acquisti nei negozi, sia fisici che online, senza vedersi addebitati costi di gestione.

Fate attenzione però a non prelevare del contante allo sportello, dal momento che in questo caso verranno applicate delle commissioni.
Potrete sì effettuare pagamenti, ma non ritirare allo sportello senza costi aggiuntivi.

Inoltre non sono più richieste conversioni di valuta o operazioni complicate per poter effettuare queste operazioni. Difatti i Paesi dell’area SEPA, facciano parte o meno dell’Euro non richiedono di convertire i propri soldi nella valuta locale, dal momento che vengono accettati i pagamenti in Euro.

Questo comporta un abbassamento dei costi ulteriore per i clienti che vogliono effettuare un invio di denaro.
Dovremo però attendere le decisioni del prossimo anno, per scoprire se il Regno Unito rimarrà in questo circuito.

Dopo la Brexit infatti potrebbe essere ben differente la situazione con il Regno Unito, che potrebbe anche uscire dall’area SEPA, oltre che dall’Unione Europea.

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