Prezzo oro: la quotazione del metallo giallo schizza alle prime notizie sull’attacco degli Stati Uniti in Siria per ordine del presidente Trump. Come posizionarsi?
Prezzo oro: la quotazione del bene rifugio è schizzata improvvisamente dopo che l’attacco degli USA in Siria è stato reso noto al mondo e ha generato numerose conseguenze sui mercati internazionali.
Nel momento in cui si scrive il prezzo dell’oro sta viaggiando in rialzo di circa un punto percentuale e la quotazione sta scambiando a 1.264 dollari l’oncia (ultimo aggiornamento ore 10:25). Siamo comunque più in basso rispetto ai livelli toccati non appena le notizie sull’attacco USA in Siria sono iniziate a circolare. Nel grafico sottostante si può osservare il rally intrapreso dalla quotazione.
In risposta all’attacco chimico dei giorni scorsi, che ha causato la morte di moltissime persone tra cui anche parecchi bambini, Trump ha ordinato di attaccare la Siria e il prezzo dell’oro è tornato a salire precipitosamente essendo un bene rifugio su cui gli investitori si riversano in momenti come questo. Il tutto mentre i rendimenti dei buoni del Tesoro americani a 10 anni sono scivolati ai minimi di quattro mesi e mezzo.
Oggi, però, non sarà solo l’ipotesi di una guerra in arrivo ad influenzare l’andamento del prezzo dell’oro. Nel pomeriggio saranno infatti rilasciati i Non Farm Payrolls statunitensi che saranno in grado di indirizzare nell’uno o nell’altro senso la quotazione del metallo prezioso.
(Prezzo oro dopo l’attacco USA in Siria)
Prezzo oro: perché sale dopo attacco USA
Come già accennato l’oro è un bene rifugio, per cui nessuno si è mostrato stupito del rally intrapreso dalla quotazione dopo l’attacco missilistico degli USA alla Siria. Il prezzo dell’oro è salito a causa dei timori degli investitori e del mercato che hanno iniziato ad ipotizzare un duro confronto non solo con la Siria stessa, ma anche con Russia e Iran, due dei principali sostenitori di Assad.
Prezzo oro: i livelli tecnici da monitorare dopo l’attacco USA
Come già accennato, la quotazione del bene rifugio viaggia attualmente in rialzo su quota 1.263 dollari l’oncia. Sul fronte rialzista la quotazione incontra un’immediata resistenza a $1.280 (resistenza chiave) che se rotta potrebbe aprire le porte a quota $1.300. Sul fronte ribassista, invece, una rottura del livello di supporto a $1.252 potrebbe portare il prezzo dell’oro a scivolare a $1.240,60 (media mobile a 200 giorni).
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