Prezzo argento spinto al rialzo dalla Fed: ritorno sopra quota $20 solo l’inizio?

Matteo Bienna

22 Settembre 2016 - 15:54

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Il prezzo dell’argento è tra i maggiori beneficiari della riunione Fed di ieri: i tassi di interesse non sono stati rialzati e il metallo prezioso da il via ad un percorso di rialzo dalle grandi premesse.

Prezzo argento spinto al rialzo dalla Fed: ritorno sopra quota $20 solo l’inizio?

Il prezzo dell’argento sale durante la giornata di ieri e prosegue anche durante la sessione odierna, avvicinandosi a grandi falcate alla soglia psicologica dei $20 l’oncia.

La riunione Fed non ha riservato nessuna sorpresa ai mercati e i tassi di interesse lasciati invariati sono stati la scusa ideale per una ripresa nel prezzo dei metalli preziosi.

In forte recupero anche la quotazione dell’oro, infatti, con tutti i beni rifugio che beneficiano dei costanti rinvii della Fed, portando sempre più attori di mercato a virare verso scelte di investimento che offrano maggiori garanzie.

Vediamo quindi la situazione e le prospettive del prezzo dell’argento, il cui andamento sembra seguire un preciso pattern di analisi tecnica.

Prezzo argento in una figura di continuazione: possibile il boom

Il prezzo dell’argento testa quota $20 pochi minuti prima dell’apertura di Wall Street, nel giorno che segue la tanto attesa riunione Fed.

La Yellen replica quanto accaduto durante i precedenti incontri e rinvia qualsiasi tipo di intervento a fine anno, un cammino di false promesse che prosegue ormai dallo scorso dicembre.

I tempi sono prematuri per un rialzo dei tassi di interesse e tra le reazioni più prevedibili all’ennesimo mancato intervento c’è il rialzo nel prezzo dei metalli preziosi.

L’oro guadagna oltre $20 in meno di 24 ore ma è l’argento che, in proporzione, riesce a fare ancora meglio.

Come osservabile dal seguente grafico giornaliero il prezzo del metallo prezioso arriva alle soglie di quota $20 infilando quattro giornate consecutive di deciso rialzo:

In molti credono che l’argento conservi ancora grandi potenzialità inespresse e il cammino tenuto durante il 2016 non può che testimoniare a loro favore.

Solo a gennaio la quotazione era ferma a $13, base dalla quale è partito un trend rialzista ancora in pieno svolgimento, che potrebbe presto vedere raddoppiarsi il prezzo di inizio anno.

Dal grafico è infatti possibile distinguere una figura molto importante di analisi tecnica: il triangolo simmetrico descritto dalle due trendline di colore verde è una figura di continuazione.

Nella teoria il funzionamento è semplice: il prezzo interrompe il trend rialzista per accumulare nuova spinta, riducendo il range coperto all’interno delle due linee. Alla rottura della parete superiore riprendere l’impulso lasciato in precedenza e si proietta verso nuovi massimi.

Questo è ciò che dice la teoria ma, osservando l’andamento degli ultimi due mesi sembra esserci, almeno fino ad oggi, un pieno rispetto dei criteri di analisi tecnica.

Nel cammino verso la trendline superiore troviamo un solo importante livello di resistenza a $20,1, primo target da superare per dare adito allo scenario proposto.

A quel punto una rottura della sequenza di massimi decrescenti potrebbe davvero dare il via all’esplosione del prezzo dell’argento, vicino ai massimi annuali a quota $21 e potenzialmente lanciato verso nuovi record.

Eventuali correzioni ribassiste che tengano la quotazione al di sotto dei $20 potrebbero rallentare ma non precludere la prospettiva descritta.

Finché la figura a triangolo non verrà violata, infatti, sarà sempre possibile una rottura al rialzo, scenario che dopo la Fed di ieri assume contorni ancora più realistici.

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