Come viene eletto il Presidente della Camera e le funzioni della terza carica dello Stato

Simone Micocci

23/03/2018

Oggi - venerdì 23 marzo - ha inizio ufficialmente la XVIII legislatura della Repubblica italiana; attesa per la votazione del Presidente della Camera dei Deputati.

Come viene eletto il Presidente della Camera e le funzioni della terza carica dello Stato

Oggi - venerdì 23 marzo - alle ore 10:30 avranno inizio le votazioni segrete per l’elezione del Presidente della Camera dei Deputati e di quello del Senato.

I deputati dovranno eleggere il successore di Laura Boldrini, che tra l’altro siederà nuovamente alla Camera dei Deputati visto il risultato ottenuto alle elezioni del 4 marzo scorso. Non sarà la Boldrini però a presiedere la prima seduta della Camera dei Deputati; come vuole il regolamento parlamentare, infatti, questo compito spetta al vice presidente della Camera più anziano confermato dalla precedente legislatura, che risponde al nome di Roberto Giachetti (Partito Democratico).

Giachetti avrà il compito di guidare le operazioni di voto, oltre che di fare un breve discorso prima di dare il via alle votazioni.

Quella di oggi è la prima seduta del nuovo Parlamento della Repubblica con la quale ha inizio ufficialmente la XVIII legislatura.

L’elezione del Presidente della Camera è un appuntamento molto importante perché da qui capiremo quali sono le possibili alleanze tra le forze politiche entrate in Parlamento; informazioni che saranno utili anche al Presidente Mattarella ai fini del conferimento dell’incarico al nuovo Presidente del Consiglio.

Chi sarà il successore di Laura Boldrini? Vediamo quali numeri saranno necessari per l’elezione del Presidente della Camera, come funziona lo scrutinio e quali sono le funzioni della III^ carica dello Stato.

Elezione del Presidente della Camera

Molto probabilmente ci sarà bisogno di più di uno scrutinio per l’elezione del Presidente della Camera dei Deputati. Per l’elezione al primo scrutinio, infatti, è necessario che il candidato ottenga la maggioranza dei 2/3 dei componenti della Camera, un’ipotesi alquanto remota vista la composizione - e la divisione - del Parlamento della XIII legislatura.

Nel secondo e nel terzo scrutinio, invece, è sufficiente la maggioranza dei 2/3 dei votanti (non vengono conteggiati i non presenti alla seduta e gli astenuti). Dal IV° scrutinio in poi è sufficiente la maggioranza assoluta dei votanti (la Boldrini venne eletta al IV° scrutinio).

A differenza della votazione con cui si dà la fiducia al Governo, l’elezione del Presidente della Camera avviene a scrutinio segreto e per questo c’è il rischio di franchi tiratori.

Le funzioni

Il Presidente della Camera ha come compito principale quello di garantire il corretto funzionamento della II^ Camera del Parlamento; per questo motivo deve essere un “uomo della Costituzione”, privo di un rapporto fiduciario con la maggioranza e politicamente neutrale.

In realtà negli ultimi anni questa “neutralità politica” è stata poco rispettata; basti pensare che nel 2010 l’allora Presidente della Camera Gianfranco Fini decise di votare una mozione di sfiducia verso il Governo Berlusconi (poi fallita).

Nel dettaglio, come si legge nel regolamento della Camera, le funzioni proprie al Presidente sono:

  • sovrintendere all’applicazione del regolamento presso tutti gli organi della Camera;
  • curare l’organizzazione dei lavori della Camera;
  • scegliere la Commissione permanente cui far esaminare i progetti di legge presentati alla Camera;
  • presiedere l’Assemblea e gli organi preposti alle funzioni di organizzazione dei lavori e di direzione generale della Camera
  • assicurare il buon andamento dell’amministrazione interna della Camera;
  • presiede le riunioni del Parlamento in seduta comune.

Chi sarà - dopo Laura Boldrini - a ricoprire questa importante carica? Lo sapremo il 23 marzo 2018, ma nel frattempo ecco alcune ipotesi.

Chi verrà eletto?

La Presidenza della Camera molto probabilmente andrà al Movimento 5 Stelle, la forza politica più rappresentata in Parlamento.

Con questa votazione capiremo se il Movimento 5 Stelle - che per governare dovrà per forza stringere un accordo con un’altra forza politica presente in Parlamento - tenderà a destra (verso Lega e Forza Italia) o a sinistra (Partito Democratico e LEU).

Ad oggi il nome più probabile per la Presidenza della Camera dei Deputati sembra essere quello del deputato pentastellato Roberto Fico; non è da escludere però le ipotesi Paola Taverna e soprattutto quella dell’ex direttore di Sky Tg24 Emilio Carelli, un nome di “garanzia” che potrebbe mettere tutti - o quasi - d’accordo.

Qui la diretta delle elezioni dei Presidenti di Camera e Senato

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