Praticanti avvocato: novità sulla validità del tirocinio per coronavirus

Isabella Policarpio

09/04/2020

26/05/2021 - 11:10

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I praticanti avvocato temevano di perdere un anno di tirocinio a causa del coronavirus, invece ci sono delle novità: si potrà sostenere l’esame a dicembre anche senza il numero minimo di udienze e per i neolaureati bastano 16 mesi di pratica.

Praticanti avvocato: novità sulla validità del tirocinio per coronavirus

Il Decreto Scuola è in Gazzetta Ufficiale, e con esso sono state introdotte alcune novità per i giovani praticanti avvocato, il cui tirocinio è stato interrotto a causa dell’emergenza sanitaria in atto. Infatti, in ottemperanza ai decreti ministeriali, le misure di distanziamento sociale hanno imposto lo stop agli aspiranti avvocato e le udienze civili, penali, amministrative e tributarie sono state sospese fino all’11 maggio 2020.

In conseguenza alle misure intraprese, migliaia di tirocinanti correvano il rischio di vanificare i mesi di tirocinio effettuati prima che scoppiasse l’epidemia e, quindi, di non poter partecipare al prossimo esame di avvocato. Il Governo, invece, ha ascoltato le richieste dei giovani laureati in Giurisprudenza introducendo due grandi novità per l’accesso all’esame di avvocato 2020:

  • non serve la partecipazione al numero minimo di udienze stabilite dalla legge;
  • per i neolaureati, la pratica forense viene accorciata a 16 mesi anziché 18.

Vediamo nel dettaglio le misure approvate.

Pratica forense valida anche senza numero minimo di udienze: lo dice il decreto scuola

In via eccezionale, potranno partecipare all’esame di avvocato anche coloro che - a causa del coronavirus - non hanno potuto ultimare la pratica e raggiungere il numero minimo di udienze previste dall’articolo 8, comma 4, della legge 70/2016. L’interruzione del tirocinio e la sospensione di termini e udienze, infatti, impediscono il normale svolgimento della pratica forense. Da ciò discende che la pratica è valida ai fini dell’esame di avvocato anche senza la partecipazione ad almeno 20 udienze nei tre semestri. Allo stesso modo non è necessaria alcuna attività formativa.

16 mesi di pratica per i neolaureati

L’altra novità riguarda coloro che hanno conseguito il diploma di laurea in Giurisprudenza nell’ultima sessione a disposizione relativa all’anno accademico 2018/2019, ovvero fino al 15 giugno 2020 (come prevede il decreto Cura Italia). Per loro sarà possibile partecipare all’esame di avvocato con 16 mesi di tirocinio anziché i 18 canonici.

Dubbi sullo svolgimento delle prove orali per coloro che hanno sostenuto la prima parte dell’esame a dicembre 2019. Sul tavolo ci sono diverse proposte: la principale proviene dall’Unaep (Unione nazionale avvocati enti pubblici), che chiede la promozione di tutti i partecipanti alla prova scritta e l’esame orale in modalità telematica. Al riguardo manca ancora il parere del Ministro della Giustizia e della altre autorità competenti.

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