Charles Plosser, membro della FED, ha dichiarato che i tassi dovrebbero essere aumentati già nel terzo trimestre dell’anno. Sul forex il cambio Eur/Usd resta a 1,36
Ieri il mercato delle valute è stato scosso dalle dichiarazioni di Charles Plosser, governatore della Federal Reserve di Philadelphia e uno dei membri “falco” all’interno del Fomc, secondo il quale la FED dovrebbe alzare i tassi di interesse già nel terzo trimestre dell’anno in corso visto che gli obiettivi della politica monetaria sono stati ormai raggiunti.
Plosser sottolinea che la crescita economica dovrebbe accelerare a un ritmo probabilmente superiore a quello previsto dal mercato, mentre il tasso di disoccupazione è atteso al 5,8% entro fine anno (dall’attuale 6,3%). La forza dell’economia statunitense è stata rimarcata ieri da un paio di importanti dati macroeconomici, che dovrebbero rafforzare la convinzione degli operatori finanziari sulla capacità degli Stati Uniti di crescere su ritmi sempre più sostenuti.
In primis l’indice di fiducia dei consumatori americani a giugno è volato a 85,2 punti dagli 82,2 punti del mese precedente (dato rivisto al ribasso da 83 punti). Gli analisti finanziari avevano stimato una crescita a 83,5 punti. Per quanto riguarda, invece, la vendita di nuove case, a maggio c’è stato un aumento a 504mila unità da 425mila, più delle 442mila attese dagli economisti.
Sul forex il tasso di cambio euro/dollaro si è mosso al ribasso dopo i due market mover americani favorevoli al biglietto verde, ma si è spinto solo fino in area 1,3580 dove sono tornati gli acquisti che hanno riportato la quotazione sopra 1,36. A questo punto è in corso una fase di consolidamento, che potrebbe risolversi con un ulteriore rimbalzo tecnico fino in area 1,3650 – 1,3670. Difficile pensare a un rimbalzo più consistente, considerando la solidità del bearish trend di breve-medio periodo e la presenza di significativi ostacoli tecnici tra 1,3650 e 1,37.
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