Pirelli, ultimo giorno in Borsa dopo 93 anni di storia

Francesco Lucchetti

5 Novembre 2015 - 09:12

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Dopo 93 anni Pirelli & C. SpA lascia la Borsa italiana e saluta Piazza Affari. Per un capitolo che si chiude, se ne apre un altro: ecco cosa accadrà al colosso italiano.

Pirelli, ultimo giorno in Borsa dopo 93 anni di storia

Il marchio Pirelli dice addio alla Borsa italiana e saluta Piazza Affari dopo 93 anni di storia: oggi è l’ultimo giorno per le azioni Pirelli, da domani saranno revocate e il marchio del conosciutissimo pneumatico italiano entrerà a far parte di Bidco, altrimenti nota come Marco Polo Industrial Holding.

Le azioni Pirelli sono state già sospese dalle quotazioni e domani spariranno del tutto dalla Borsa valori, cedendo il posto a Bidco, società controllata da ChemChina che si propone così di dar vita al quarto gruppo mondiale del settore degli pneumatici.

93 anni di storia per Pirelli
L’azienda nasce nel 1872 e già nel 1922 la Pirelli & C. SpA sbarca nella Borsa italiana e dà il via a quello che sarà un lungo percorso di successi che porteranno l’industria guidata da Marco Tronchetti Provera a divenire il quinto gruppo mondiale del segmento. Oggi si chiude un capitolo, ma se ne apre un altro: il marchio Pirelli non sparirà nel nulla, ma entrerà a far parte di un gruppo maggiore.

Cos’è Marco Polo Industrial Holding?
Con una serie di acquisti massicci la società Marco Polo Industrial Holding (Bidco) ha raggiunto ad ottobre l’86,982% delle azioni Pirelli e successivamente il target del 90% del capitale, che ha portato il suo programma di acquisizione alle fasi conclusive con l’acquisto obbligatorio anche della quota residuale a 15 € ad azione. La società è controllata per il 65% da ChemChina e per il restante 35% da Camfin, azienda italiana di proprietà di Marco Tronchetti Provera, Intesa Sanpaolo e Unicredit.

Pirelli: il cuore rimarrà in Italia
Come era stato annunciato dall’amministratore delegato Marco Tronchetti Provera nello scorso marzo

“Pirelli ha un azionista di maggioranza cinese, ma testa e cuore rimangono in italia. Quindi continua il suo cammino e si rafforza.”

Non si è trattato solo di un modo di dire, ma la sede della società rimarrà in Italia, così come il centro di ricerca e sviluppo. Non è escluso inoltre che Pirelli Tyre possa tornare ad essere quotata nella Borsa di Milano, ma per saperlo occorrerà attendere almeno quattro anni.

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