Pillole di iodio: servono davvero contro le radiazioni? Tutta la verità

Domenico Elia Defrancesco

04/03/2022

04/03/2022 - 13:33

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Cosa sono le pastiglie di iodio e a cosa servono? Proteggono davvero dalle radiazioni? Come si usano, dove si comprano, chi deve assumerle e controindicazioni.

Pillole di iodio: servono davvero contro le radiazioni? Tutta la verità

Si fa un gran parlare delle compresse di iodio contro le radiazioni dopo le ultime notizie sulla guerra russo-ucraina e il bombardamento della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, da parte della Russia.

Nel continente si riaffaccia il fantasma di Chernobyl, tra chi cerca informazioni su cosa fare in caso di incidente nucleare, dove sono i bunker in Italia e chi sta valutando l’ipotesi di fare scorta di pillole di iodio in farmacia. Le fonti belghe in particolare riportano che nel Paese è iniziata la corsa a rifornirsi di queste compresse, conosciute per i loro potenziali effetti protettivi contro le radiazioni.

Anche voi vi state chiedendo cosa sono le compresse di iodio, quanto costano e se sono davvero utili contro le radiazioni nucleari? Qui di seguito proviamo a fare chiarezza spiegando a cosa servono, come si usano, quali sono le controindicazioni in caso di utilizzo scorretto.

Pillole di iodio: cosa sono e a cosa servono

Le pillole di iodio sono compresse composte da ioduro di potassio, una sostanza non nociva che è anch’essa in grado di essere accumulata nella tiroide. In Italia sono vendute sotto forma di integratori che si possono comprare senza prescrizione in farmacia, ma l’assunzione in autonomia e senza consulto medico può essere pericolosa perché può portare a disfunzione della tiroide.

L’assunzione di queste compresse è in grado di saturare la ghiandola del collo impedendo all’isotopo radioattivo di depositarsi una volta entrato nell’organismo. In questo modo non può essere assorbito, prevenendo lo sviluppo di cancro alla tiroide.

Durante il disastro nucleare di Chernobyl del 1986 alla popolazione era stato indicato di assumere pillole di iodio. In seguito all’esplosione della centrale nucleare si era registrata l’emissione di iodio-131 radioattivo, fortemente dannoso per l’organismo. Una volta inalata, questa sostanza era in grado di depositarsi nella tiroide e di favorire lo sviluppo di tumori.

Pillole di iodio: funzionano contro le radiazioni?

In queste ore ci si chiede se le pillole di iodio proteggano dalle radiazioni nucleari. In seguito all’incremento della loro richiesta in Belgio, l’Agenzia federale per il controllo nucleare ha fatto presente che l’attuale situazione in Ucraina non ne richiede l’uso, sottolineando che le compresse di iodio non vanno assunte in maniera preventiva senza prescrizione o indicazione da parte delle autorità competenti. Inoltre, queste non offrono protezione contro altre sostanze radioattive che possono essere emesse durante un disastro nucleare. Dunque, la loro assunzione è utile in caso di emissione di iodio radioattivo, nelle forme e quantità indicate dalle autorità competenti. Lo conferma anche un vademecum della Protezione Civile “Cosa fare in caso di incidente nucleare”, che indica:

“Nel caso di quantità pericolose di iodio radioattivo nell’atmosfera, le autorità per la salute pubblica possono raccomandare l’assunzione di ioduro di potassio (iodoprofilassi), in forma di compresse, che protegge la tiroide dall’assorbimento di iodio radioattivo. Nel caso di donne in gravidanza o che allattano, le compresse di ioduro di potassio possono essere assunte attenendosi alle disposizioni delle autorità per la salute pubblica”.

Interpellato da Repubblica, il dott. Marcello Bagnasco, presidente dell’Associazione Italiana della Tiroide (Ait) e specialista in endocrinologia, medicina nucleare e immunologia clinica ha chiarito che “Non esiste un’indicazione ad assumere integratori o pillole che contengano iodio se non in circostanze particolari, per esempio in previsione di alcuni interventi chirurgici sulla tiroide oppure in gravidanza o in chi segue una dieta particolarmente restrittiva”, aggiungendo che “è ancora più inutile la supplementazione di iodio nelle persone a cui è stata tolta la tiroide”.

Pillole di iodio anti-radiazioni: modo d’uso e controindicazioni

In base alla fascia d’età, l’assunzione di pillole di iodio anti-radiazioni potrebbe rivelarsi nociva. Questa sostanza potrebbe potenzialmente essere tossica per alcuni soggetti, in particolare per gli over 40 che soffrono di gozzo o ipertiroidismo. Tra le controindicazioni relative a un assunzione non opportuna e/o a un dosaggio sbagliato c’è il rischio di disfunzioni della ghiandola tiroidea o l’insorgenza di malattie autoimmuni.

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