L’annuncio del ministro Al-Kaabi arriva a sorpresa a pochi giorni dal vertice Opec di Vienna.
L’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio perde pezzi. Lo Stato del Qatar ha annunciato che intende lasciare il cartello economico fondato nel 1960.
Un annuncio che arriva direttamente dal ministro per gli Affari Energetici, Saad Sherida Al-Kaabi, che in una conferenza ha comunicato la decisione a pochi giorni dall’atteso vertice del 6 e 7 dicembre prossimi.
Alla base della scelta – che giunge a sorpresa in un momento tutt’altro che roseo per il greggio - ci sarebbe la volontà del Qatar di focalizzarsi sullo sviluppo dell’industria del gas.
Perché il Qatar abbandona l’Opec
Dopo 58 anni di permanenza nell’Opec, il Qatar annuncia a sorpresa di voler lasciare il cartello per concentrarsi sullo sviluppo di altre fonti energetiche.
È direttamente il ministro Al-Kaabi, in un incontro con la stampa a Doha, a comunicare l’inattesa decisione, riconducendone i motivi al
“desiderio del Qatar di focalizzare i suoi sforzi sullo sviluppo dell’industria del gas, implementando il piano per accrescere la produzione di Gnl da 77 a 110 milioni di tonnellate l’anno”.
Secondo molti osservatori, però, a pesare sull’uscita del Paese dell’Opec anche i rapporti conflittuali con alcuni Paesi dell’area, che hanno portato a una sorta di embargo economico da parte dell’Arabia Saudita – che guida l’organizzazione - e di altri Paesi del Golfo Persico.
L’uscita dall’Opec – già informata della scelta del Paese – avrà effetto da gennaio 2019.
La produzione del Qatar
I Paesi che compongono l’Opec controllano circa il 78% delle riserve mondiali accertate di petrolio e il 50% di quelle di gas naturale. Gli stessi Stati forniscono circa il 42% della produzione mondiale di greggio ed il 17% di quella di gas naturale.
In particolare, il Qatar produce appena 600 mila barili di petrolio al giorno, mentre è il maggior estrattore mondiale di gas liquefatto naturale.
Non a caso il ministro Al-Kaabi, nell’annunciare l’addio all’Organizzazione, ha sottolineato che
“il Qatar è fiero della sua reputazione internazionale, in prima linea tra i produttori di gas e maggiore esportatore di Gnl, il più pulito tra i combustibili fossili, che ha dato al Qatar un’economia forte e resiliente”.
Il vertice Opec
L’annuncio è piombato a sorpresa nel corso dei preparativi del prossimo vertice Opec, in programma il 6 e il 7 dicembre prossimi a Vienna.
Una riunione importante, che gli analisti ritengono cruciale alla luce del momento particolare che sta interessando con preoccupanti oscillazioni l’andamento del prezzo del petrolio.
Il mese di novembre, ad esempio, è stato piuttosto complicato per il greggio con il benchmark globale, il Brent, che ha segnato -23% e il riferimento statunitense, il WTI, che ha perso oltre il 24%.
In questo scenario, l’Opec in occasione del meeting di Vienna potrebbe decidere di tagliare ancora la produzione del petrolio.
Secondo alcuni analisti, la sforbiciata sarebbe di circa 1-1,4 milioni di barili al giorno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA