Perché in Italia l’energia è così cara? I motivi in 3 grafici

Violetta Silvestri

25 Febbraio 2022 - 15:45

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Perché l’Italia è tra i Paesi UE maggiormente gravati dalla crisi del gas? Il caro-energia italiano è uno dei più pesanti: per capirne il motivo, occorre analizzare il mercato energetico nazionale.

Perché in Italia l’energia è così cara? I motivi in 3 grafici

La crisi energetica, aggravata dalla guerra in corso, sta accendendo i riflettori sui sistemi nazionali di approvvigionamento del gas e non solo.

Per comprendere perché le bollette elettriche sono molto pesanti in Italia, per esempio, è interessante valutare la strategia nostrana nell’import delle risorse, nella politica di tassazione dell’elettricità e nel cosiddetto mix energetico.

Si riesce, così, a capire il motivo per cui consumatori e imprese italiane sono più svantaggiate di altre europee pur vivendo tutti la stessa crisi del gas.

Con l’aiuto di 3 grafici, analizziamo perché in Italia l’energia è così onerosa.

In Italia la crisi energetica peggiore? La risposta in 3 grafici

Che l’Italia stia vivendo un momento difficile sul fronte del caro-bollette è ormai noto. Le imprese energivore soffrono e rischiano di pagare l’elettricità per un totale di 37 miliardi di euro nel 2022.

Con prezzi così alti, il PIL italiano potrebbe essere più basso dello 0,8% rispetto stime nel primo trimestre 2022 e circa 500.000 posti di lavoro potrebbero essere persi nei settori industriali in affanno.

Questi calcoli sono stati riproposti in una interessante analisi ISPI sul confronto tra Italia e Paesi UE per quanto riguarda la crisi energetica.

Ci sono almeno 3 grafici esaustivi per capire la posizione italiana.

Il primo, mette in evidenza che i prezzi netti dell’elettricità del nostro Paese sono stati tra i più elevati a gennaio 2022.

Prezzi netti elettricità in Europa Prezzi netti elettricità in Europa

Alla base dell’impennata sappiamo bene che c’è stata la crisi del gas, con un balzo senza precedenti dei prezzi del combustibile nei mercati a pronti (spot) in Europa.

Prima per motivi economici, legati alla forte domanda e a scorte insufficienti, poi anche per ragioni geopolitiche, con la Russia e le sue scarsi forniture a giocare in ruolo di spicco e la guerra ucraina a esacerbare i timori, il gas è schizzato, con prezzi alle stelle.

Questa nuova situazione ha sconvolto innanzitutto il continente europeo: ma, per quale motivo l’Italia appare un bersaglio più diretto di questo balzo del gas?

Un tentativo di risposta è offerto da questo secondo grafico, sempre di Ispi elaborato su dati BP e che evidenzia un concetto molto interessante, quello del mix energetico:

Mix energetico nei Paesi UE Mix energetico nei Paesi UE

L’Italia non ha fonti nucleari e dipende più degli altri dal gas. La quota di rinnovabili, seppure è maggiore di quella francese, resta più bassa rispetto a Spagna e Germania. Il nostro Paese, in definitiva, è quello esposto alle fonti fossili petrolio e gas in modo maggiore degli altri.

Infine, a fare chiarezza sul caro-bolletta italiano c’è il capitolo tassazione. La pressione fiscale sull’elettricità nel nostro Paese è la seconda più elevata, come evidente nel terzo grafico di Ispi, Eurostat:

Tassazione sull'elettricità per imprese Tassazione sull’elettricità per imprese

Il Governo italiano, intanto, sta per rilasciare altre risorse miliardarie per intervenire sul caro-bollette.

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