Pensioni oggi: disoccupati, tutte le novità in arrivo nel 2018

Stefania Manservigi

3 Gennaio 2018 - 15:54

Le ultime notizie sulle pensioni hanno lasciato l’amaro in bocca a molti, mentre ci sono novità importanti per i disoccupati che desiderano accedere all’Ape sociale.

Pensioni oggi: disoccupati, tutte le novità in arrivo nel 2018

L’approvazione della Legge di Bilancio 2018 ha lasciato l’amaro in bocca a quanti speravano in modifiche sostanziali dell’attuale normativa sulle pensioni.

Il Governo, come annunciato più volte negli ultimi mesi, ha messo in campo dei semplici correttivi a causa dell’esiguità delle risorse disponibili.

Correttivi che non hanno accontentato tutti, ma qualcuno sì. Tra questi ci sono i disoccupati a seguito della scadenza di un contratto a termine che, grazie a un accorgimento predisposto dal Governo per porre fine a una situazione di ingiustizia ingiustificata, a partire dal 2018 potranno accedere all’Ape sociale e, quindi, alla pensione anticipata.

Pensioni oggi: Ape sociale, cosa cambia per i disoccupati?

L’Ape sociale, introdotto con la Legge di Stabilità 2017, aveva creato delle disparità di trattamento tra i disoccupati in possesso dei requisiti anagrafici per accedere alla misura di pensione anticipata.

Prima che il Governo rimettesse mano alla misura, infatti, l’accesso al prepensionamento attraverso l’Ape sociale era consentito solo ai disoccupati il cui stato di disoccupazione fosse conseguenza di licenziamento o per dimissioni per giusta causa.

Una disposizione che tagliava fuori quanti si ritrovassero senza lavoro a causa della scadenza di un contratto a termine.

Dal 2018, però, finalmente cambiano le cose e si amplia la platea dei beneficiari dell’Ape sociale proprio a favore di quanti si siano ritrovati disoccupati dopo la scadenza naturale di un contratto a tempo determinato a condizione che il lavoratore, nei tre anni precedenti la cessazione del rapporto, abbia avuto periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi.

Pensioni oggi: Ape sociale, restano esclusi precoci disoccupati

Il correttivo predisposto dal Governo, tuttavia, non è applicabile ai lavoratori precoci che desiderano accedere alla Quota 41.

Per tutti coloro che desiderano accedere a tale misura di pensione anticipata, dunque, restano valide le regole iniziali: l’accesso sarà consentito ai disoccupati tali a causa di licenziamento o per dimissioni per giusta causa.

Una discriminazione che appare ingiustificabile: la mancata estensione anche ai precoci di quanto previsto per l’Ape sociale, sarebbe da attribuire alla mancata approvazione di un emendamento alla Camera. La motivazione sembrerebbe essere sempre la stessa: un problema di copertura finanziaria.

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