Pensioni dipendenti pubblici: requisiti e novità 2017

Stefania Manservigi

29 Dicembre 2016 - 17:00

Pensioni dipendenti pubblici, statali e comunali: ecco i requisiti per la pensione di vecchiaia e la pensione anticipata e tutte le novità in arrivo nel 2017.

Pensioni dipendenti pubblici: requisiti e novità 2017

La riforma delle pensioni approvata con la Legge di Stabilità 2017 non ha portato a grandi cambiamenti per quanto riguarda le pensioni dei dipendenti pubblici, statali e comunali.
I dipendenti pubblici potranno accedere alla pensione di vecchiaia, infatti, al raggiungimento dei 66 anni e 7 mesi di età richiesti sia per i lavoratori uomini sia per le lavoratrici donne.
La legge di Stabilità non ha quindi modificato quanto previsto dalla Legge Fornero, che resta la normativa di riferimento per quanto riguarda la disciplina dei requisiti richiesti ai dipendenti pubblici per andare in pensione.
Tuttavia con la Legge di Stabilità sono state introdotte nuove misure che riguardano anche i dipendenti pubblici, i quali potranno usufruirne per andare in pensione anticipata nel 2017.
Ecco tutte le novità in tema di pensioni in arrivo per i dipendenti pubblici nel 2017: dall’Ape a Opzione donna, tutti i requisiti richiesti per anticipare l’uscita dal lavoro.

Pensioni dipendenti pubblici 2017: pensione anticipata con l’Ape
Come abbiamo anticipato la riforma delle pensioni non ha modificato i requisiti richiesti ai dipendenti pubblici per accedere alla pensione di vecchiaia. Tuttavia sono state introdotte misure che consentiranno anche ai dipendenti pubblici e agli statali di andare in pensione anticipata, anticipando quindi l’uscita. Tra questi c’è l’Ape, la forma di anticipo pensionistico studiata dal Governo Renzi basata sulla formula del prestito pensionistico.
L’Ape consente di andare in pensione a 63 anni grazie a un prestito INPS concesso da banche e assicurazioni, che viene calcolato sulla base della futura pensione e restituito tramite prelievo mensile sulla stessa.
Potranno accedere all’Ape i dipendenti pubblici in possesso dei seguenti requisiti:

  • 20 anni di contributi versati;
  • essere a non più di 3 anni e 7 mesi dal perfezionamento della pensione di vecchiaia;
  • avere almeno 63 anni;
  • l’importo della pensione non deve essere inferiore a 700 euro lordi.

Sarà possibile usufruire dell’Ape a partire dal 1° maggio 2017.

Pensioni dipendenti pubblici 2017: RITA
Oltre all’Ape, ai dipendenti pubblici viene estesa anche un’altra possibilità, ossia quella di usufruire della RITA. Con l’acronimo RITA si intende la rendita integrativa temporanea anticipata, ovvero la domanda di anticipo della pensione complementare come rendita mensile, che viene in questo modo erogata in anticipo rispetto alla maturazione dell’età necessaria per andare in pensione.

Pensioni dipendenti pubblici 2017: Opzione donna per lavoratrici
Le lavoratrici appartenenti al pubblico impiego potranno usufruire anche di Opzione donna, il regime di prepensionamento introdotto in via sperimentale, che consente alle lavoratrici donne in possesso dei requisiti richiesti di accedere alla pensione anticipata subendo una decurtazione dell’assegno pensionistico che viene calcolato interamente con il metodo contributivo.
Le lavoratrici dipendenti pubbliche che vorranno accedere alla pensione anticipata usufruendo di Opzione donna dovranno essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • avere 57 anni di età compiuti entro il 31 dicembre 2015;
  • aver maturato almeno 35 anni di contributi.

Con la Legge di Stabilità 2017 è stata inoltre allargata la platea di coloro che possono usufruire di Opzione donna: mentre prima veniva richiesta la maturazione della decorrenza della prestazione entro il 31 dicembre 2015, ora entro questa data viene chiesta solo la maturazione dei requisiti mentre la prestazione potrà decorrere entro 12 mesi.

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it