Pensioni anticipate, come funziona la cristallizzazione?

Teresa Maddonni

06/12/2019

25/10/2022 - 12:08

condividi

Forse pochi sanno cos’è la cristallizzazione in caso di pensioni anticipate. Con misure come Quota 100 e Opzione donna è fondamentale. Vediamo come funziona.

Pensioni anticipate, come funziona la cristallizzazione?

Per le pensioni anticipate avrete sentito parlare di cristallizzazione, ma cos’è e come funziona?

Siamo verso la fine dell’anno e in Parlamento si discute la Legge di Bilancio 2020. Tra le certezze ormai vi è la proroga di Quota 100 e Opzione donna ancora per il prossimo anno e per la prima misura quasi sicuramente fino al 2021.

Chi ha maturato il diritto alla pensione anticipata con le due misure perché ha raggiunto i requisiti previsti può inoltrare la domanda all’INPS. Ed è proprio in questo frangente che scatta la cristallizzazione del diritto alla pensione.

I requisiti permangono pur decidendo di ritardare l’inoltro della domanda all’INPS. Vediamo allora cos’è e come funziona nello specifico la cristallizzazione del diritto alla pensione anche per quella anticipata.

Pensioni anticipate e cristallizzazione del diritto acquisito, ecco come funziona

Possono accedere alle pensioni anticipate coloro che ne hanno acquisito il diritto sempre, e questo grazie alla cristallizzazione.

Vediamo allora come funziona con Quota 100 e Opzione donna. Le due misure che ritroveremo anche il prossimo anno e con molta probabilità fino al 2021 permettono a chi abbia acquisito il diritto ad andare in pensione in anticipo di inoltrare la domanda all’INPS.

Quota 100 permette di andare in pensione con 62 anni di età e 38 anni di contributi. Opzione donna è una misura riservata alle sole lavoratrici che abbiano raggiunto 58 anni di età (59 per le autonome) e 35 anni di contributi al 31 dicembre 2019.

Le due misure per le pensioni anticipate di lavoratrici e lavoratori anche se confermate per il 2020 sono sempre su una china vertiginosa: se Quota 100 a oggi sembra assodata per il triennio sperimentale che scadrà al 31 dicembre 2021, Opzione donna dalla conclusione della sua fase sperimentale nel 2015 a oggi è sempre stata prorogata di anno in anno dai governi che si sono succeduti alla guida del Paese.

Prendiamo l’esempio di Quota 100, prevista fino al 2021, per vedere come funziona la cristallizzazione.

I lavoratori che abbiano maturato i requisiti per accedere alle loro pensioni anticipate entro il 31 dicembre 2019, ma decidano di fare domanda all’INPS per Quota 100 entro il 2021 possono farlo grazie alla cristallizzazione del diritto alla pensione ormai acquisito.

Questo vale anche nell’ipotesi che Quota 100 non venga prorogata dopo il triennio sperimentale e il lavoratore decida di fare domanda di pensione anticipata nel 2022. Anche se la legge non esiste più, il diritto è cristallizzato e acquisito.

Lo stesso vale per le lavoratrici di Opzione donna che avranno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2020: qualora Opzione donna non venisse confermata nel 2021 il diritto alla pensione è acquisito dunque cristallizzato.

I lavoratori che sono incerti, che hanno i requisiti, ma non sanno se fare domanda o meno di pensione anticipata possono stare tranquilli: grazie alla cristallizzazione la domanda non scade.

Finestre mobili e preavviso per le pensioni anticipate

Anche se per le pensioni anticipate, con Quota 100 come per Opzione donna, interviene la cristallizzazione, bisogna ricordare che esistono delle finestre mobili tra il diritto acquisito e la possibilità di andare in pensione.

Inoltre per i dipendenti pubblici è necessario anche un ulteriore preavviso da riservare al datore di lavoro. Le finestre mobili variano a seconda che si tratti di un lavoratore pubblico o dipendente privato. Nel caso di Quota 100:

  • per il dipendente pubblico la finestra mobile è di 6 mesi dal raggiungimento dei requisiti per la pensione anticipata;
  • per il lavoratore del settore privato la finestra mobile è di 3 mesi dal raggiungimento dei requisiti;
  • per il lavoratore precoce la finestra mobile è di 3 mesi.

Per quanto riguarda Opzione donna i tempi sono più lunghi:

  • 12 mesi per le lavoratrici dipendenti;
  • 18 mesi per le lavoratrici autonome.

Inoltre i dipendenti pubblici che vogliano andare in pensione anticipata devono, oltre la finestra mobile, dare un preavviso al datore di lavoro.

La legge 4/2019 che disciplina Quota 100 stabilisce che il lavoratore pubblico deve presentare la domanda per il collocamento a riposo con un preavviso di 6 mesi. La finestra di 6 mesi decorre in ogni caso dalla presentazione della domanda di dimissioni all’ente per cui lavora.

Intanto molti di coloro che hanno già fatto la domanda per la pensione anticipata devono aspettare ancora un po’ per la liquidazione del TFS e attendono ancora la possibilità del riscatto anticipato dello stesso promesso dal governo.

Iscriviti a Money.it