Pensionati all’estero, al via i controlli dell’INPS

Daniele Bonaddio

6 Novembre 2019 - 17:42

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Avviati i controlli dell’INPS per i pensionati residenti all’estero. L’accertamento dell’esistenza in vita dovrà essere prodotto entro il 13 febbraio 2020.

Pensionati all’estero, al via i controlli dell’INPS

È scattata la prima fase dei controlli INPS per l’accertamento dell’esistenza in vita dei pensionati all’estero. Come noto, l’Istituto Previdenziale, attraverso il gruppo Citibank, avvia annualmente dei controlli sui pensionati residenti all’estero al fine di verificare che questi ultimi siano ancora in vita, onde evitare l’erogazione di somme non dovute.

Tale verifica, chiamata “accertamento dell’esistenza in vita”, si suddivide in due fasi per agevolare sia la gestione dell’intera operazione da parte della Banca sia per ridurre i disagi per i pensionati, legati a specifiche condizioni locali.

Per il biennio “2019-2020”, si è deciso di suddividere la verifica per aree geografiche di residenza dei pensionati. In particolare, l’accertamento sarà condotto in due blocchi tra loro cronologicamente distinti in rapporto ai Paesi di residenza dei beneficiari. Le modalità di gestione dell’intero processo sono state dettagliatamente spiegate dall’INPS nel Messaggio n. 3884 del 25 ottobre 2019.

Pensionati all’estero, i tempi di verifica

La prima fase, che è stata avviata ad ottobre 2019 e terminerà a marzo 2020, riguarderà i trattamenti pensionistici erogati ai pensionati residenti in Africa, Australia (Oceania) ed Europa, ad esclusione dei Paesi Scandinavi, dei Paesi dell’Est Europa e degli Stati limitrofi. I pensionati dovranno far pervenire le attestazioni di esistenza in vita entro il 13 febbraio 2020. Nel caso in cui l’attestazione non sia prodotta, laddove possibile, il pagamento della rata di marzo 2020 avverrà in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza.

Attenzione però: qualora il pensionato non riscuoti personalmente la pensione o non produca l’attestazione di esistenza in vita entro il 19 marzo 2020, il pagamento delle pensioni sarà sospeso a partire dalla rata di aprile 2020.

La seconda fase, invece, che si svolgerà da febbraio 2020 a luglio 2020 riguarderà i pensionatiresidenti in Sud America, Centro America, Nord America, Asia, Estremo Oriente, Paesi Scandinavi, gli Stati dell’Est Europa e Paesi limitrofi. Le comunicazioni saranno inviate ai pensionati nel corso del mese di febbraio 2020 e i pensionati dovranno far pervenire le attestazioni di esistenza in vita entro i primi giorni di giugno 2020. Nel caso in cui l’attestazione non sia prodotta, il pagamento della rata di luglio 2020, laddove possibile, avverrà in contanti presso le agenzie Western Union del Paese di residenza.

Anche qui, qualora il pensionato non riscuoti personalmente la pensione o non produce l’attestazione di esistenza in vita entro il 19 luglio 2020, il pagamento delle pensioni sarà sospeso a partire dalla rata di agosto 2020.

Pensionati all’estero, chi è escluso dall’accertamento

In un’ottica di semplificazione amministrativa, l’INPS ha ritenuto opportuno non inviare la richiesta di produrre la prova di esistenza in vita ai seguenti gruppi di soggetti:

  • titolari di pensioni che sono oggetto di scambi mensili di informazioni con le Istituzioni Previdenziali tedesche, svizzere e polacche;
  • pensionati che hanno riscosso personalmente agli sportelli Western Union almeno una rata di pensione a partire dal 1° luglio 2019;
  • beneficiari di trattamento pensionistico i cui pagamenti sono stati già sospesi da Citibank a seguito del mancato completamento delle precedenti campagne di accertamento dell’esistenza in vita o di tre riaccrediti consecutivi di rate di pensione;
  • pensionati che riscuotono annualmente pensioni di importo mensile inferiore a 10 euro, in quanto per tali beneficiari la verifica è effettuata ogni due anni, in considerazione dello scarso rischio di erogazione di rilevanti importi indebiti.

Pensionati all’estero, come accertare l’esistenza in vita

L’accertamento dell’esistenza in vita può essere provata in diversi modi. La più utilizzata è quella cartacea. In particolare, i pensionati dovranno far pervenire il modulo di attestazione dell’esistenza in vita, correttamente compilato, datato, firmato e corredato della documentazione di supporto, alla casella postale «PO Box 4873, Worthing BN99 3BG, United Kingdom», entro il termine indicato nella lettera esplicativa.

Tale modulo dovrà essere restituito a Citibank, controfirmato da un “testimone accettabile”.

Nel caso in cui il pensionato si trovi in stato di infermità fisica o mentale, o si tratti di pensionati che risiedano in istituti di riposo o sanitari, pubblici o privati, è necessario contattare il Servizio di supporto di Citi, che renderà disponibile il modulo alternativo di certificazione di esistenza in vita.

Inps messaggio n. 3884 del 20 ottobre 2019
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