Partite Iva e autonomi, bonus 3.000 euro nel Decreto Sostegno: come funziona

Laura Pellegrini

12/03/2021

31/05/2021 - 09:59

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Nella bozza del Decreto Sostegno è stato inserito il nuovo bonus da 3.000 euro per le Partite Iva e gli autonomi. Requisiti, beneficiari e modalità di richiesta: ecco tutto quello che c’è da sapere.

Partite Iva e autonomi, bonus 3.000 euro nel Decreto Sostegno: come funziona

All’intero dei ristori e degli aiuti inseriti nella bozza del Decreto Sostegno c’è anche un nuovo bonus 3.000 euro per le Partite Iva e gli autonomi. Si tratta di un contributo economico che il governo intende elargire a tutti i lavoratori colpiti dalle chiusure relative alle restrizioni a causa del Covid-19.

Il bonus Partite Iva dovrebbe includere anche i lavoratori occasionali e stagionali, i lavoratori del settore turistico, degli stabilimenti balneari e dello spettacolo. Compresi anche - salvo modifiche - i lavoratori impegnati nelle consegne a domicilio.

Quali sono i requisiti per richiedere il bonus Partite Iva da 3.000 euro? Ecco tutte le informazioni sul contributo economico inserito nella bozza del Decreto Sostegno.

Bonus Partite Iva: 3.000 euro nel Dl Sostegno

In attesa dell’approvazione del Decreto Sostegno - la cui bozza è al vaglio del Consiglio del Ministri - sono tante le famiglie e i lavoratori che sperano di ricevere alcuni degli aiuti e dei bonus inseriti nel provvedimento.

In particolare, è prevista l’erogazione di un bonus da 1.000 euro per le Partite Iva esteso anche ai lavoratori autonomi e occasionali. Il bonifico per le Partite Iva sarà cospicuo e ammonterà (stando alla bozza) a 3.000 euro per le prime tre mensilità del 2021.

Per quanto riguarda, invece, i lavoratori stagionali senza Partita Iva il bonus dovrebbe scendere sui 1.800 euro, una cifra pari al bonus da 600 euro elargito ad agosto 2020.

A chi spetta il bonus Partite Iva?

La platea dei beneficiari del bonus 1.000 euro erogato per 3 mensilità (per un totale di 3.000 euro) è stata ampliata dal Decreto Sostegno. L’obiettivo è sostenere tutti coloro che hanno subito perdite a causa delle chiusure per Covid-19, in primis i lavoratori del turismo e degli stabilimenti balneari.

In attesa di una conferma ufficiale, è possibile definire i potenziali beneficiari del bonus 3.000 euro:

  • lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti balneari;
  • lavoratori in somministrazione;
  • lavoratori intermittenti;
  • lavoratori dello spettacolo;
  • lavoratori impegnati nelle vendite a domicilio;
  • dipendenti stagionali appartenenti anche a settori diversi dal turismo;
  • lavoratori a tempo determinato impiegati nel turismo e degli stabilimenti termali;
  • lavoratori autonomi occasionali.

La misura era già stata profilata dall’ex ministro del Lavoro Nunzia Catalfo e doveva rientrare nel vecchio Ristori 5.

Come fare domanda per il bonus Partite Iva

Non sono ancora state definite le modalità di presentazione delle richieste per il bonus 3.000 euro riservato alle Partite Iva. Potrebbero essere proprio i contribuenti a dover inoltrare le richieste all’INPS, oppure potrebbe essere lo Stato a identificare i beneficiari in automatico sulla base di chi ha già beneficiato dell’aiuto in passato.

I soldi, comunque, dovrebbero arrivare entro la fine del mese di aprile, in modo da lasciare tempo utile per l’organizzazione dei bonifici.

Nel frattempo, il Governo è al lavoro per introdurre ulteriori sostegni per le famiglie e i lavoratori colpiti dalla crisi: nel Decreto Sostegno dovrebbero essere introdotti il bonu baby sitter e il congedo parentale, oltre a una nuova proroga del blocco dei licenziamenti e un nuovo finanziamento della cassa integrazione.

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