Partite IVA 2016: l’unico regime agevolato è il forfetario

Francesco Oliva

19/01/2016

A partire dallo scorso 1° gennaio chi intende aprire una partita IVA con un regime agevolato potrà utilizzare solo il regime forfetario. E per chi già operava con un regime agevolato cosa succede?

Partite IVA 2016: l’unico regime agevolato è il forfetario

Il regime forfetario è l’unica forma di partita IVA agevolata rimasta dopo l’entrata in vigore della riforma sui contribuenti minori introdotta dalla Legge di Stabilità 2016.

Chi già operava con il regime forfetario dal 2015 potrà continuare ad operare, purché si rispettino i requisiti recentemente aggiornati dall’ultima Legge di Stabilità.

Chi, invece, operava con il regime dei minimi potrà proseguire l’attività fino alla naturale scadenza ovvero i 5 periodi d’imposta oppure fino al compimento del 35° anno di età.

Ecco un’analisi dell’applicazione temporale di vecchia e nuova normativa su regime forfetario e regime dei minimi alla luce della Legge di Stabilità 2016.

Partita IVA, regime forfetario 2016: l’unico agevolato in caso di inizio nuova attività

Per effetto di quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2016, a partire dal prossimo 1° gennaio l’unico regime agevolato per le partite IVA sarà il regime forfetario.
Per l’inizio delle nuove attività sarà prevista un’aliquota agevolata al 5% per i primi 5 anni, oltre i quali salirà al 15%.
Il calcolo dell’imposta sostitutiva avverrà applicando l’aliquota di riferimento al prodotto tra il fatturato sviluppato e il coefficiente di redditività associato al tipo di attività.
La Legge di Stabilità 2016 ha elevato i limiti previsti per il fatturato, riportando a 30.000 euro quello previsto per le attività professionali ed equiparate.

Partita IVA, cosa succede a chi ha aperto il forfetario nel 2015?

I contribuenti che hanno aperto la partita IVA con il regime forfetario nel 2015 dovranno applicare l’aliquota di imposta sostitutiva più elevata.
Per i prossimi 4 anni, invece, tali contribuenti potranno applicare la nuova aliquota del 5%, salvo tornare al 15 al 6° anno di attività (nel 2020).

Partita IVA, cosa succede ai contribuenti nel regime dei minimi dal 2014?

Per i contribuenti che hanno aderito al regime dei minimi nel 2014, la Legge di Stabilità 2015 aveva previsto la possibilità di proseguire fino a scadenza naturale ovvero alla fine del quinquennio o al compimento del 35° anno di età.
All’inizio del 2015, con il decreto milleproroghe, era stata introdotta la proroga del regime dei minimi sino a che il legislatore non avesse riformato la materia in modo organico, cosa che è avvenuta con la Legge di Stabilità 2016.

Partita IVA, cosa succede ai contribuenti nel regime dei minimi dal 2015?

In perfetta analogia con quanto avvenuto lo scorso anno e, in assenza di una specifica previsione normativa contraria, si ritiene che quanto previsto per il 2014 valga anche per il 2015.
Di conseguenza, anche chi ha aperto la partita IVA nel 2015 potrà proseguire nel regime dei minimi fino al termine del quinquennio o fino al compimento del 35° anno di età.

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