Paolo Arata arrestato per corruzione, perché per Matteo Salvini ora è un bel problema?

Alessandro Cipolla

12 Giugno 2019 - 10:20

condividi

L’arresto di Paolo Arata accusato di corruzione, intestazione fittizia e autoriciclaggio, imbarazza Matteo Salvini e la Lega che lo aveva nominato consulente e aumenta le ombre sull’indagine riguardante Armando Siri.

Paolo Arata arrestato per corruzione, perché per Matteo Salvini ora è un bel problema?

Paolo Arata è stato arrestato per corruzione, con l’ex deputato di Forza Italia che insieme al figlio Francesco e all’imprenditore dell’eolico Vito Nicastri, pure per loro sono scattate le manette, sono accusati anche di autoriciclaggio e intestazione fittizia con l’aggravante di mafia.

Secondo gli inquirenti Arata sarebbe il socio occulto di Nicastri, imprenditore considerato un finanziatore del boss Matteo Messina Denaro, con l’indagine portata avanti dalla Procura di Palermo che mette al centro un giro di tangenti che, per ottenere autorizzazioni in merito all’eolico e al biometano, sarebbero state pagate a un dirigente della regione Sicilia.

Un’indagine questa che sta andando avanti da diverso in tempo in parallelo con il filone romano dell’inchiesta, dove è indagato Armando Siri, deputato della Lega ed ex sottosegretario alle Infrastrutture, accusato anche lui di corruzione.

L’arresto di Paolo Arata comunque imbarazza non poco anche Matteo Salvini, visto che il faccendiere è stato uno dei saggi che ha scritto il programma elettorale della Lega (la parte riguardante l’energia), oltre al fatto che l’altro figlio dell’ex parlamentare, Federico Arata, sarebbe stato l’artefice dell’incontro tra il vicepremier e Steve Bannon, il guru americano dei sovranisti.

Gli intrecci tra Salvini, la Lega e Arata

L’arresto di Paolo Arata torna ad accendere i riflettori sui rapporti tra il faccendiere, considerato dagli inquirenti il socio occulto dell’imprenditore in odore di mafia Vito Nicastri, con la Lega.

L’ho incontrato soltanto una volta, quante volte lo devo dire - aveva dichiarato Matteo Salvini riguardo a Paolo Arata dopo lo scoppio della vicenda che ha riguardato anche Armando Siri - Occupiamoci di altro, pensiamo a lavorare tutti”.

Arata comunque di certo non è stato nella campagna elettorale delle elezioni politiche una figura marginale del Carroccio, visto che è stato uno dei professori incaricati di stilare il programma della Lega curando la parte dell’energia.

Una volta nato il governo del cambiamento Federico Arata, figlio dell’ex deputato, è stato assunto “come consulente presso il Dipe facente capo al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti” come riportato dal Messaggero.

Sempre Federico Arata, sarebbe stato il deus ex machina dell’incontro tra Steve Bannon (ex capo stratega di Donald Trump ora trasferito in Europa a diffondere il suo verbo sovranista) con Matteo Salvini.

Una puntata di Report ha mandato in onda un passaggio del documentario “The Brink” di Alison Klayman, dove si mostra il giovane Arata insieme a Bannon e Salvini. Voci parlano che fu proprio l’americano a consigliare caldamente la nascita del governo Lega-Movimento 5 Stelle.

In tutto questo c’è anche la vicenda relativa ad Armando Siri, con l’ex sottosegretario accusato di aver ricevuto o essersi fatto promettere una mazzetta da 30.000 euro da Paolo Arata per presentare alcuni emendamenti in favore dell’eolico.

Una vicenda questa tutta da dimostrare, ma l’arresto per corruzione di Arata pone degli ulteriori interrogativi sui rapporti tra la Lega e la persona a cui è stato affidato l’incarico di scrivere parte del proprio programma elettorale.

Iscriviti a Money.it