Spettacolare rialzo per l’oro, che supera di slancio i 1.300 dollari l’oncia e guadagna quasi il 3% nella sola giornata di ieri
La giornata di ieri ha evidenziato un vero e proprio boom per i prezzi dell’oro spot, che è tornato prepotentemente sopra la soglia psicologica dei 1.300 dollari l’oncia a seguito del breakout della resistenza di brevissimo periodo posta a 1.290 dollari. Il metallo giallo ha approfittato dell’estrema debolezza del dollaro americano, venduto a mani basse dagli investitori internazionali dopo l’accordo anti-default raggiunto in extremis negli Stati Uniti. A favorire la ripresa dell’oro sono anche le aspettative di rinvio del tapering nella riunione del FOMC di fine mese.
La FED sembra infatti orientata a proseguire con l’attuale piano di quantitative easing da 85 miliardi di dollari al mese, almeno fino al termine dell’anno, soprattutto dopo le perdite da 25 miliardi di dollari dovute allo shutdown delle attività governative per circa due settimane. La “patata bollente” degli stimoli monetari passerà poi nelle mani del prossimo governatore dell’istituto monetario di Washington, ovvero l’attuale vice-presidente Janet Yellen.
Il boom dell’oro avvenuto nella giornata di ieri è stato davvero notevole, tanto che i prezzi hanno superato con decisione anche la resistenza di 1.320 dollari l’oncia, spingendosi fino a 1.324 dollari. Il prossimo obiettivo tecnico è posto sulla resistenza di 1.350 dollari. Eppure, secondo un pool di esperti interpellati da Bloomberg, il bene rifugio rischia di tornare sotto 1.200 dollari nei prossimi mesi. In ogni caso, salvo clamorose sorprese e consistenti bullish trend di breve termine, l’oro si prepara a chiudere il 2013 in rosso dopo ben 12 anni consecutivi di rialzi. Secondo Goldman Sachs, il metallo prezioso è destinato a tornare a 1.000 dollari l’oncia già entro fine anno.
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