Continua la fuga dall’oro. Dopo i grandi gestori di fondi come Spdr Gold Trust, il maggiore tra gli ETF sull’oro fisico, un altro importante nome ha deciso di abbandonare il lingotto.
Si tratta dell’oligarca russo Mikhail Prokhorov che nella giornata di ieri ha venduto l’intera quota (37,8%) che deteneva in Polyus Gold, la maggiore società aurifera russa e una delle prime dieci al mondo. L’importo della vendita è stato di 3,62 miliardi di dollari.
L’esodo va avanti quindi e, nonostante il leggero recupero visto nelle ultime due sedute della settimana che ha riportato l’oro a quota 1.570 dollari l’oncia, la situazione non sembra rosea e la “croce della morte” pesa sempre di più.
La vendita di Prokhorov
Le quote di Prokhorov sono state divise tra due grandi magnati: Zelimkhan Mutsoev, attivo nel retail e azionista di Uralkali, società che si occupa di potassio, ha acquisito il 18,5% di Polyus per 1,77 miliardi di dollari, mentre Gavriil Yushvaev, proprietario di Wimm-Bill-Dann, si è aggiudicato il rimanente 19,3% al prezzo di 1,85 miliardi di dollari.
Ricordiamo che la Polyus Gold appartiene al 40% ad un terzo oligarca, Suleiman Kerimov che si è già messo a lavoro per portare a compimento una fusione con Polymetal, produttore di oro e argento.
La suddetta fusione porterebbe alla nascita di un vero e proprio colosso aurifero internazionale che riuscirebbe a candidarsi allo sfruttamento dei giacimenti siberiani Sukhoi Log, che saranno messi in vendita a breve.
Un affare importantissimo, data l’estensione dello stesso giacimento, che potrebbe rivoluzionare il mercato dell’oro.
La reazione dei mercati
Gli investitori hanno reagito con fervore all’operazione e, nella giornata di ieri, le azioni di Polyus hanno subito un apprezzamento del 5% all’interno del listino londinese, dove sono quotate.
Tuttavia la situazione del mercato aurifero sembra ancora alquanto incerta. Nonostante il recupero delle ultime due sedute che ha visto il lingotto risalire fino a 1.570 dollari l’oncia, dopo il crollo di mercoledì scorso, i timori sembrano ancora presenti.
Le altre vendite
La fuga degli ETF non accenna ad arrestarsi. L’Spdr Gold Trust, il più grande tra gli ETF sull’oro fisico, dopo la vendita record di 20,77 tonnellate in un solo giorno, ha continuato a vendere anche nella giornata di giovedì (8,89 tonnellate).
Secondo gli analisti, in una sola settimana, sono state cedute dai maggiori ETF più di 30 tonnellate d’oro.
Numerosi fondi stanno infatti diminuendo sempre di più la propria esposizione al lingotto. Basti pensare a George Soros che ha dimezzato le quote in suo possesso di Spdr Gold Trust, o a Paulson & Co, il maggior investitore nell’ETF sull’oro, che sta pensando sempre più seriamente di vendere i propri replicanti.
Insomma il mercato dell’oro è in subbuglio e l’ipotesi di un’inversione di rotta, sembra essere sempre più concreta.
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