Il pagamento della prima rata IMU previsto per oggi è stato sospeso sulla prima casa, sui terreni e i fabbricati agricoli con il decreto su IMU e Cig, ma il 17 giugno rappresenta comunque una scadenza importante per gli altri immobili (abitazioni di lusso, seconde case ed attività produttive), che, secondo la CGIA di Mestre, garantiranno allo Stato e ai Comuni un introito di 9,7 miliardi di euro. Giuseppe Bortolussi, segretario della CGIA di Mestre lancia un allarme:
“Quasi la metà del gettito complessivo previsto dovrebbe venire dall’applicazione dell’IMU sugli immobili a destinazione produttiva. Ho il timore, vista la difficoltà in cui si trovano le attività economiche, che molti imprenditori non ce la faranno a rispettare questa scadenza. Non mi riferisco solo a quelli che attualmente continuano ad esercitare la propria attività, ma a moltissimi proprietari di capannoni o negozi che a seguito della crisi hanno chiuso i battenti in questi ultimi mesi e ora sono alla ricerca di un nuovo lavoro. E’ molto probabile che queste persone, che una volta chiusa la propria attività non godono di nessuna misura di sostegno al reddito, non abbiano la liquidità necessaria per onorare questa scadenza“.
La congiuntura sfavorevole in cui versa l’Italia è più che nota e molti contribuenti potrebbero avere serie difficoltà a pagare l’IMU. Quali sono le sanzioni per i ritardatari?
Le sanzioni
Ecco in sintesi le sanzioni per i ritardatari:
| Ritardo | Multa |
| Entro il 1 luglio | 0,2% sull’IMU dovuta per ogni giorno di ritardo |
| Tra il 2 e il 6 luglio | 3% fisso |
| Entro un anno | 3,75% per ogni giorno |
| Oltre un anno | 30% fisso sull’IMU totale dovuta |
Alle cifre suddette occorre aggiungere gli interessi legali: 2,5% (i Comuni possono decidere un incremento fino al 3%).
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