Obbligazioni, decennale Italia vs. Giappone: quale scegliere?

Simone Pizzo

6 Settembre 2016 - 06:41

Avventura tra le obbligazioni sovrane ormai dominate dalla politica monetaria dei tassi zero o negativi. Quanto possono considerarsi davvero a basso rischio?

Obbligazioni, decennale Italia vs. Giappone: quale scegliere?

Un lettore mi ha chiesto quanto le obbligazioni giapponesi possano essere più rischiose delle rispettive euro-mediterranee, soprattutto dei titolo di Stato italiani.
La domanda mi è piaciuta tanto da volerne scrivere un articolo dedicato.

Di seguito analizziamo il contesto culturale in Italia e in Giappone, la salute del mercato del lavoro, i fattori di politica monetaria, i consumi interni e le correlazioni nel tentativo di rispondere alla domanda "le obbligazioni giapponesi sono davvero più rischiose dei titoli italiani?".

Decennale Italia vs. Giappone: il contesto culturale
Il Giappone è il paese più vecchio al mondo e presenta un tasso di natalità molto basso, condizione simile a paesi mediterranei come l’Italia. Questo fenomeno è ormai strutturale alla società e di non facile soluzione. 

In Europa si sta provando ad ovviare il problema attraverso l’immigrazione a basso costo dei popoli nord africani. In Giappone gli ostacoli sono però maggiori. La cultura autoctona è storicamente avversa ad ogni tipo di immigrazione straniera, il governo nipponico ha più volte provato ad incentivare una maggiore integrazione, con scarsissimi risultati.

Decennale Italia vs. Giappone: la disoccupazione
Il numero di lavoratori tra i 24 ed i 34 anni è in declino ormai da dieci anni se pur il tasso di disoccupazione sia in trend negativo da anni, questo lascia spazio a varie interpretazioni.

Situazione leggermente peggiore nell’Europa mediterranea se pur i dati si discostino molto a causa del lavoro illegale, in Giappone praticamente inesistente.

Decennale Italia vs. Giappone: il consumo interno
Deflazione strutturale per il Giappone che dal 2014 sta registrando una contrazione dei consumi pari a quella del 2008.

Per paesi come l’Italia, la contrazione è partita già dal 2012 ma le politiche monetarie della ECB associate al cambio di governo decisamente più business friendly ha per il momento messo fine al trend negativo, ondeggiando sempre intorno allo 0%.

Decennale Italia vs. Giappone: la politica monetaria
Stessa filosofia dei QE in atto per entrambe le banche centrali, con dei distinguo assolutamente non trascurabili.
Il piano di allentamento quantitativo da parte della BOJ non ha precedenti tra i paesi sviluppati. L’effetto, ormai comune anche in Europa, è stato il rendimento negativo da parte di gran parte dei propri bonds. Questo ha spinto il più grande fondo pensionistico giapponese ad una diversificazione degli investimenti agendo fianco a fianco alla banca centrale nell’incremento artificioso di domanda aggregata di asset finanziari.

Il GPIF - fondo pensione governativo - e la BOJ sono diventati azionisti di maggioranza per oltre il 55% delle aziende quotate in borsa, vera e propria nazionalizzazione.

In Europa le politiche monetarie non hanno impattato particolarmente sul mercato azionario se non in via indiretta. Il campo d’azione della BCE è prevalentemente il bond governativo e il financial corporate. Il tentativo di alcune economie locali, come l’Italia, di far partecipare i fondi pensione ad operazioni finanziarie importanti è fallito.

Decennale Italia vs. Giappone: considerazioni

I paesi europei più a rischio sono comunque interconnessi imprescindibilmente ad economie più solide. La questione greca ha dato dimostrazione di come vengano gestite le crisi in Europa.

Il Giappone vive più isolato se pur la propria economia sia giocoforza legata al resto del mondo. 

L’impressione che ne ho è che un potenziale crack giapponese sarebbe meglio assorbito a livello globale rispetto al fallimento di economie apparentemente satellite come quelle greca o portoghese, per non parlare di Spagna, Italia o Francia.

Se è vero, come è vero, che le politiche sperimentali in atto hanno dei potenziali side effects devastanti, il Giappone è il paese maggiormente esposto.

Correlazione su base mensile a 50 periodi

  • Nikkei-USD/JPY: 97.3%
  • Dax-EUR/USD: -62,8%
  • Ibex-EUR/USD: -16.7%

Rendimento titoli di stato

  • Japan 10Y:-0.016%
  • Italy 10Y: 1.172%

Per molti dei punti ho evitato di entrare nel dettaglio per non rendere tecnicamente impossibile la lettura, dunque l’invito è di accettare le informazioni qui di seguito oppure di approfondire autonomamente.

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