Obbligazioni a 7 anni della Cassa Depositi e Prestiti: tasso fisso dell’1,75% per i primi due anni, duration pari a 1,9 anni: ecco perché è un’occasione interessante d’investimento.
Venerdì scorso si è chiuso anticipatamente il collocamento delle obbligazioni a 7 anni della Cassa Depositi e Prestiti.
Un bond a tasso misto che offre per i primi due anni un tasso fisso dell’1,75% lordo , pagabile trimestralmente, e a partire dal 2017 un tasso variabile pari all’euribor trimestrale + 0,5% annualizzato.
La struttura è assimilabile ad un titolo sintetico formato da due obbligazioni, un bond a 2 anni a tasso fisso e un bond a 5 anni a tasso variabile , con un rendimento misto, se lo si detiene sino a scadenza, dello 0.885% lordo.
Si ipotizza che sia fermo per tutta la durata il tasso euribor 3 mesi iniziale dello 0.025% annualizzato, che è il tasso euribor 3 mesi oggi vigente, e che genererebbe una cedola a tasso variabile dello 0,525% per tutta la durata del prestito.
Potrebbe risultare un magro rendimento se lo si paragona allo 0.95% di rendimento a scadenza del btp a 7 anni di pari vita residua (ad es. il btp 5% 1/3/2022 prezzato a 127.45 che ha una duration di 6 anni), ma non è così.
Infatti, seppure il bond CDP abbia una vita di 7 anni, la sua duration è molto inferiore ai 6 anni, ed è esattamente pari a 1,9 anni, secondo il calcolatore Bloomberg.
La duration così bassa è dovuta proprio alla presenza della struttura a tasso variabile, che prevale sulla struttura a tasso fisso.
Quindi se effettuiamo un paragone corretto fra rendimenti, questo è da farsi con il rendimento di un titolo di pari duration ( cioè di pari rischio ) e non di pari durata .
Una duration simile ( cioè 1,9 – 2 anni ) la ritroviamo sul BTP 4,75% 1/5/2017 , che rende lo 0.22% se lo si paga 109,22 .
A parità di duration ( cioè a parità di rischio tasso di interesse ) allora il bond CDP pagato 100 rende quasi il quadruplo del corrispondente BTP 4.75% 2017. Non male.
Non ho scritto queste cose durante l’offerta pubblica perché poteva sembrare una ulteriore, scorretta, sollecitazione al pubblico risparmio nei confronti dei lettori. Ma ora che si è conclusa l’offerta e visto che domani - 20 marzo - sara’ il primo giorno di quotazione dell’ obbligazione suddetta, vale la pena di considerare questa opportunità.
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Ovviamente sarà difficile acquistare il bond a 100, ma presumibilmente i prezzi lieviteranno oltre 101.
Ma anche pagando 101, secondo il mio calcolatore, otterremmo un rendimento a scadenza dello 0,73% lordo . Molto interessante , anche in considerazione del fatto che il rating dell’emittente (che gestisce il risparmio postale e eroga crediti all’economia italiana ) è lo stesso del BTP cioé BBB .
Ed anche in considerazione del fatto che la struttura a tasso variabile decorre a partire dal 2017 , cioè una struttura che inizierà tra 2 anni quando (si presume) i tassi di mercato monetario saranno ben al di sopra del magro 0,025% attuale, proteggendo l’investimento iniziale dalle fluttuazioni dei tassi di mercato. Provare per credere.
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