Lo scorso 9 marzo Cassa Depositi e Prestiti S.p.A (CDP) ha lanciato un nuovo bond in euro.
Scadenza sette anni, cedola trimestrale fissa per i primi due anni pari a all’1,75% lordo, cedola variabile per i successivi cinque anni con uno spread sopra l’Euribor trimestrale, regime fiscale al 12,50%, quotazione sul MoT, periodo di sottoscrizione tra il 9 e il 27 marzo 2015.
L’’ammontare complessivo dell’offerta in corso è pari a un miliardo di euro, che potrà essere aumentato di ulteriori 500mila euro. I bond non sono subordinati, non sono garantiti dallo Stato e sono destinati alle sole persone fisiche residenti in Italia.
Queste le linee guida sulla nuova obbligazione CDP lanciata pochi giorni fa e che, secondo gli esperti, promette di fare scintille.
Con i proventi dell’offerta, Cassa Depositi e Prestiti finanzierà gli impegni di interesse pubblico (leggasi "Gestione Separata") come ad esempio, gli enti pubblici, l’economia e le infrastrutture di interesse pubblico.
Ecco i dettagli dell’offerta e le informazioni utili per acquistare le nuove obbligazioni CDP.
Obbligazioni Cdp: cedola
La differenza principale che intercorre tra l’obbligazione emessa dalla Cassa Depositi e Presti e i titoli di Stato risiede innanzitutto nella cedola a tasto misto: fisso per i primi due anni, variabile per i successivi cinque. Nel corso del periodo a tasso fisso, i sottoscrittori percepiranno a cadenza trimestrale e in via posticipata una cedola fissa pari all’1,75% lordo annuo del valore nominale unitario dei titoli (che è pari a 1.000 euro). Durante il periodo a tasso variabile invece, i portatori riceveranno trimestralmente e posticipatamente una cedola a tasso variabile lorda indicizzata all’Euribor a 3 mesi, maggiorato di un margine pari ad almeno 0,50%. La maggiorazione definitiva verrà fissata alla fine del periodo di collocamento.
Obbligazioni Cdp: periodo di collocamento
Il collocamento delle nuove obbligazioni Cdp è iniziato lo scorso 9 marzo e si concluderà il 27 marzo, salvo chiusura anticipata o proroga. Le sottoscrizioni fuori sede saranno tuttavia attive fino al 20 marzo, mentre quelle online verranno chiuse il 13 marzo.
Come il Btp Italia dunque, c’è la possibilità di acquistare online il nuovo bond tramite il sistema bancario (lead manager responsabili del collocamento Banca Imi, Unicredit, Bnp Paribas), mentre attualmente non si può sottoscrivere tramite gli sportelli bancari.
Obbligazioni Cdp: lotto minimo e massimo
Le obbligazioni potranno essere sottoscritte con un investimento minimo di 1.000 euro, pari a un’obbligazione del valore nominale di 1.000 euro, con possibili incrementi per multipli interi. Il lotto massimo è invece stato fissato a 1.000.000 di euro.
Obbligazioni Cdp: scadenza e quotazione
Le obbligazioni (codice ISIN IT0005090995) hanno una durata di sette anni ( 2015-2022) e verranno integralmente rimborsate alla pari e in un’unica soluzione alla data di scadenza.
I bond CDP saranno negoziati sul Mercato Telematico delle Obbligazioni (MOT), organizzato e gestito da Borsa Italiana. In particolare, in data 6 marzo 2015, Borsa Italiana ha disposto l’ammissione alla quotazione delle obbligazioni, mentre per conoscere la data di debutto si dovrà aspettare la chiusura del periodo d’offerta (27 marzo).
Obbligazioni Cdp: regime fiscale
Agli interessi e agli altri proventi percepiti dai sottoscrittori delle obbligazioni emesse dalla Cassa Depositi e Prestiti si applica l’imposta sostitutiva nella misura del 12,50% e non del 26% come per le obbligazioni private bancarie e societarie.
Obbligazioni Cdp: rating
Sono stati assegnati a Cdp i seguenti rating: BBB+ da Fitch, Baa2 da Moody’s e BBB- da Standard & Poor’s. Fitch ha attribuito alle obbligazioni un rating atteso (expected) pari a BBB+.
Obbligazioni Cdp titoli di Stato e buoni postali: differenze
Come affermato in precedenza la differenza rispetto ai titoli di Stato risiede proprio nel tasso misto. Rispetto ai buoni postali invece, i bond CDP sono soggetti alla fluttuazione dei prezzi. Essendo quotate sul MOT infatti, il loro valore salirà e scenderà in base alla domanda e all’offerta e all’andamento dei tassi. I buoni postali non sono quotati sul mercato secondario e, per questo motivo, possono essere rivenduti dal sottoscrittore all’emittente in qualsiasi momento e ripagati alla pari, a 100.
Di seguito la tabella riassuntiva:
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