Bond oggi – Torna in scena Cdp, con un taglio 1.000 in euro a basso rischio
Lorenzo Raffo
12 dicembre 2025
L’emittente finanziario controllato dal Mef propone una nuova emissione scadenza 2032. Le sue caratteristiche, punti forti e punti deboli.
Gli investitori retail sono quasi sempre trascurati dai maggiori emittenti obbligazionari italiani sia corporate sia bancari. I primi preferiscono proporsi sul mercato con bond taglio 100.000 e i secondi con strutture spesso complesse, idonee a chi ha una buona conoscenza delle dinamiche di tassi e quotazioni.
Gli investitori allora, nella maggior parte dei casi, si rivolgono ai titoli di Stato italiani ed esteri ma da tempo c’è una “mezza” alterativa, quella delle emissioni di Cdp (Cassa depositi e prestiti). “Mezza” poiché di fatto Cdp è controllata dal ministero dell’Economia e delle Finanze (82,77% del capitale) e da varie fondazioni bancarie.
Le sue obbligazioni sono pesantemente presenti nei portafogli italiani, anche perché strutturalmente diverse dai Btp a tasso fisso e dai Cct a tasso variabile. Si tratta infatti di “tassi misti”, ovvero per una prima parte della vita a cedola costante e per una seconda con indicizzazione all’Euribor. Il debutto di una novità su questo fronte merita quindi sempre attenzione. E proprio da mercoledì è iniziata la quotazione di un’inedita emissione, che andiamo ad analizzare.
Le caratteristiche
Isin IT0005675449 – rating BBB+ - valuta Eur – tipologia senior – scadenza 10/12/2032 - struttura a tasso misto: 3,15% su base annua per le cedole in pagamento dal 10/03/2026 fino al 10/12/2028; poi tasso variabile indicizzato Euribor 3 mesi maggiorato di uno spread dello 0,30%, per le cedole versate dal 10/03/2029 fino a scadenza – pagamento cedole trimestrale il 10 marzo, 10 giugno, 10 settembre e 10 dicembre di ciascun anno - taglio 1.000 – ammontare 236.839.000 euro – titolo soggetto ad aliquota fiscale 12,5% - quotazione su Mot e Tlx.
Naturalmente il collocamento – dato l’ammontare globale piuttosto modesto per una realtà come Cdp – è stato chiuso subito, con la quotazione poi sul secondario. Il prezzo ha aperto oggi a 100,47 Eur, in leggero rialzo rispetto all’avvio ieri delle contrattazioni, sebbene si sia registrato di nuovo ieri un anomalo massimo a 102,98. Inutile indicare un rendimento a scadenza, visto che – trattandosi di un tasso misto – non si può ipotizzare quanto verserà da fine 2028 in poi.
Punti forti
- L’emittente è di fatto un ente pubblico
- Struttura del bond molto difensiva
- Taglio 1.000
- Volatilità sul secondario probabilmente bassa
- Soggetto ad aliquota fiscale 12,5%, al contrario dei bond bancari, assoggettati al 26%
Punti deboli
- L’importo emesso non è rilevante per un Cdp
- Il premio aggiuntivo (0,30%) all’Euribor per la parte a tasso variabile è modesto
- Scambi per ora esigui ma il titolo è ancora poco conosciuto dal mercato
- Sulla scadenza 2032 c’è anche un’altra emissione di Cdp, pure a tasso misto ma con maggiore premio (0,56%) per la parte a tasso variabile.
Si apre quindi un confronto diretto fra i due 2032, tema che affronteremo in un prossimo blog.
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