Novità pensioni: Quota 41 e Quota 100, la ricetta di Salvini contro la Legge Fornero

Stefania Manservigi

7 Febbraio 2018 - 16:44

Matteo Salvini torna a parlare di pensioni: ecco la ricetta del leader della Lega per superare la Legge Fornero.

Novità pensioni: Quota 41 e Quota 100, la ricetta di Salvini contro la Legge Fornero

La campagna elettorale per le prossime elezioni politiche è ormai entrata nel vivo, e ogni voto sarà utile per decidere chi guiderà nei prossimi cinque anni l’Italia.

Ecco quindi che le forze politiche in gioco proseguono con le promesse elettorali, anche per quanto riguarda le pensioni.

Il progetto in materia previdenziale del leader della Lega Nord, Matteo Salvini, è ormai abbastanza noto: abolire una volta per tutte la Legge Fornero rendendo più facile il raggiungimento della pensione per i lavoratori.

Per farlo Salvini ha deciso di puntare tutto sulla Quota 41 e sulla Quota 100, che dovrebbero anche favorire un maggior ricambio generazionale del mercato del lavoro.

Novità pensioni: Matteo Salvini punta sulla Quota 41 e Quota 100

Se molti sono scettici sull’effettiva possibilità di abolire la Legge Fornero, sostenendo che chiunque lo prometta lo faccia solo per scopi elettorali, Matteo Salvini ha deciso di chiarire i suoi piani in un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore.

Il leader della Lega Nord ha infatti spiegato che il sistema pensionistico introdotto nel 2011 che ha prodotto un brusco aumento dell’età pensionabile verrebbe rimpiazzato con due misure: la Quota 41 e la Quota 100.

La Quota 41 è una misura attualmente prevista per i lavoratori precoci, che consente di andare in pensione anticipata solo a quei lavoratori che rispettino determinate precise condizioni: Salvini vorrebbe estendere il diritto a tutti coloro che abbiano 41 anni di contributi e

"comunque non oltre quota cento, che corrisponde alla somma tra età anagrafica e contributiva".

L’obiettivo è quello di cancellare la Legge Fornero per favorire il ricambio generazionale nel mercato del lavoro. Il problema resta sempre quello delle risorse, ma anche su questo il leader della Lega Nord sembra avere le idee chiare: secondo Salvini sarebbero sufficienti 15 miliardi di euro, gli stessi spesi da Renzi per il bonus di 80 euro (che in ogni caso non verrebbe toccato).

Novità pensioni: la strategia di Renzi per trovare le risorse

Il cruccio delle ultime riforme delle pensioni è stato sempre quello delle risorse, e della conseguente tenuta delle casse pubbliche.

A tal proposito Salvini ha avanzato delle ipotesi di soluzione, sottolineando che

“ci sono mille miliardi di cartelle esattoriali non riscosse, di queste il 50% sono ormai da ritenersi inesigibili, ma l’altra metà, ben 500 miliardi possono invece tornare utili. Noi puntiamo alla pace fiscale. A tutti i contribuenti che hanno cartelle esattoriali sotto i 100mila euro offriamo di chiudere le loro pendenze con il Fisco pagando il 15% di quanto dovuto. Secondo le nostre stime prudenziali potremmo avere tra i 40 e i 60 miliardi di gettito”.

Tale provvedimento non sarebbe tuttavia un condono fiscale in quanto si andrebbe a pagare la stessa aliquota prevista per la flat tax che il centrodestra vuole introdurre.

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