Nike: scoperto tentativo di estorsione

C. G.

26 Marzo 2019 - 09:47

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Fari puntati sul tentativo di estorsione contro Nike che ha portato all’arresto di Michael Avenatti, avvocato di Stormy Daniels nella causa contro Donald Trump

Nike: scoperto tentativo di estorsione

Il tentativo di estorsione contro Nike non è passato inosservato e ha portato all’arresto di Michael Avenatti, l’avvocato che seguì Stormy Daniels nella sua causa contro Donald Trump.

La settimana da poco inaugurata è già risultata impegnativa per la società sportiva, che soltanto ieri ha dovuto fare i conti con una multa di 12,5 milioni di euro imposta per aver impedito ai commercianti di vendere in tutti i Paesi dell’Ue le magliette di alcune squadre di calcio.

Nei confronti di Avenatti, però, Nike non si è seduta sul banco degli accusati ma è stata vittima di un tentativo di estorsione multimilionario.

Estorsione a Nike: l’accaduto

Secondo le accuse della Procura federale statunitense, Avenatti avrebbe tentato di estorcere a Nike nientemeno che 22,5 milioni di dollari. Una cifra necessaria ad evitare la pubblicazione di documenti che avrebbero infangato il nome dell’azienda di abbigliamento e calzature sportive.

L’avvocato (rappresentante di un allenatore di basket) si è detto in possesso di informazioni scottanti e prove di pagamenti illeciti che la società avrebbe effettuato nei confronti di alcuni giocatori.

“Alle 11.00 terremo una conferenza stampa per rivelare un importante scandalo di pallacanestro avvenuto nelle scuole superiori/università e perpetrato da @Nike. Questa condotta criminale raggiunge i livelli più alti di Nike e coinvolge alcuni dei più grandi nomi del basket universitario.”

Con questo tweet Avenatti è riuscito ad affossare le azioni Nike che tuttavia sono riuscite quasi immediatamente a recuperare quota dopo il tentativo di estorsione.

Per evitare la pubblicazione dei documenti citati, Avenatti ha dato a Nike la possibilità di scegliere tra il pagare la somma citata e lo sborsare:

  • $1,5 milioni come risarcimento;
  • un contratto di consulenza dal valore di $15-$25 milioni.

Avenatti, tra le altre cose, è stato anche accusato di appropriazione indebita del denaro di un cliente. I soldi sottratti sono stati utilizzati dall’avvocato per pagare spese e debiti propri e delle sue attività. Se giudicato colpevole in entrambi i casi dovrà scontare quasi 100 anni di carcere.

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