Come si è trasformata la Lega di Salvini, chi sono i nuovi leghisti del Meridione? Sono questi alcuni dei temi affrontati da Report, il programma in onda questa sera su Rai 3
Anche questa sera, su Rai 3, appuntamento con una nuova puntata di Report, il programma di attualità condotto dal giornalista Sigfrido Ranucci.
Tanti gli argomenti sui quali confrontarsi: dalle trasformazioni della Lega di Salvini alle auto a guida autonoma, ormai diventate realtà, fino ai giudici di pace, professionisti che lavorano senza alcun diritto.
Report racconta le evoluzioni della Lega
‘Nel nome di Matteo’. Report, il programma, in onda ogni lunedì su Rai 3, dedica un reportage al nuovo volto della Lega, mostrando come il partito si sia trasformato per sopravvivere.
Per anni, il Carroccio ha predicato l’indipendenza della Padania, al motto di ‘prima il nord’ e i suoi cittadini. Poi per la Lega le cose sono cambiate. Le inchieste giudiziarie, le condanne dell’ex segretario Umberto Bossi, il sequestro dei circa 49 milioni di euro di rimborsi elettorali, ricevuti -secondo la Procura- illegalmente tra il 2008 e 2010, hanno sconvolto gli assetti del partito.
Da questa bufera, la Lega è riuscita ad uscire indenne: alla guida sono stati messi uomini nuovi. La parola Nord è sparita dando spazio agli italiani, Matteo Salvini è succeduto a Bossi, ottenendo nuovi consensi dal Nord al Sud dello Stivale.
Report, stasera, ha incontrato i protagonisti di questa trasformazione: i nuovi leghisti del Meridione. Un viaggio nelle regioni del sud Italia per conoscere i coordinatori, i candidati, assessori e deputati salviniani che stanno risollevando il partito. Claudia Di Pasquale si è messa inoltre sulle tracce dei 49 milioni di rimborsi elettorali. Una pista porta in Lussemburgo, un’altra a Bergamo: proprio oggi sono stati perquisiti gli uffici dei commercialisti della Lega.
Ma non solo di Lega, si è parlato anche di giudici di pace e auto a guida autonoma. Il mezzo futuristico, senza volante né pedali, che si muove grazie a sensori, telecamere e radar, è quasi realtà. Sono sempre di più le case automobilistiche che investono in questa innovazione.
50 miliardi di dollari dal 2014 ad oggi, entro il 2030 il mercato potrebbe valere 282 miliardi. Le sperimentazioni continuano, a frenarle soltanto alcuni incidenti mortali.
Anche l’Italia vanta dei primati in questo campo: un prototipo di auto a guida autonoma è stato costruito dall’università di Parma e acquistato da un’azienda americana.
A Torino, nel corso di un test drive, l’auto a guida remota, su cui viaggiava la sindaca Appendino, è passata col rosso. E dunque, una domanda nasce spontanea: ‘c’è da fidarsi di questi software?’
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