Naspi 2015, fino a 60 giorni di ritardo per ottenere i primi pagamenti: la situazione dell’INPS e i rilievi delle opposizioni

Simone Casavecchia

27/07/2015

La Naspi 2015 tarda ad arrivare e per i primi pagamenti potrebbero volerci fino a 60 giorni di tempo, secondo le prime rilevazioni di SEL, M5S e Alternativa Libera che hanno portato la situazione all’attenzione del Parlamento.

Naspi 2015, fino a 60 giorni di ritardo per ottenere i primi pagamenti: la situazione dell’INPS e i rilievi delle opposizioni

Entrata ufficialmente in vigore lo scorso 1 Maggio, la nuova Naspi 2015 sta registrando difficoltà inaspettate nel suo avvio: tempi dilatati per i pagamenti dei primi assegni che potrebbero subire fino a 60 giorni di ritardo, nonostante le rassicurazioni giunte recentemente dall’INPS.

Dopo i recenti annunci di Tito Boeri, che era tornato sul tema Naspi 2015 in un’audizione alla Camera, la questione è stata ripresa dalle opposizioni che, sollecitate dai cittadini costretti a fronteggiare molti problemi, molte incongruenze e molte inadempienze della Previdenza, hanno presentato varie interrogazioni parlamentari relative ai pagamenti in ritardo.

Ritardo fino a 60 giorni nei pagamenti della Naspi
Secondo l’esperienza degli utenti che hanno già avuto modo di confrontarsi con gli sportelli dell’INPS riguardo alla liquidazione dei primi assegni dovuti per la Naspi a quei cittadini che, dal 1 Maggio scorso, sono incorsi in eventi di disoccupazione involontaria, la reale situazione che si starebbe configurando negli ultimi mesi sarebbe la seguente:

  • le domande per la Naspi presentate nel mese di Maggio 2015 hanno iniziato ad essere evase dallo scorso 16 luglio;
  • le domande per la Naspi presentate nel mese di Giugno 2015 cominceranno ad essere evase dal prossimo 9 Agosto;
  • le domande per la Naspi presentate nel mese di Luglio 2015 cominceranno ad essere evase dal prossimo 17 Agosto;

Quelle elencate sopra, è bene evidenziarlo, sono solo date approssimative di inizio di elaborazione delle pratiche per l’assegnazione della Naspi, da quel momento occorrerà attendere i tempi effettivi per l’elaborazione della pratica stessa e, poi, altri 10 giorni per ottenere il pagamento effettivo.
Cosa comporta tale situazione? Si prevede un ritardo medio di 60 giorni nell’erogazione del primo assegno della Naspi 2015: il sussidio di disoccupazione, infatti, potrebbe essere ragionevolmente erogato nei prossimi giorni per i contribuenti che hanno presentato domanda all’inizio di Maggio, mentre per un contribuente che, ad esempio, ha fatto domanda per la Naspi lo scorso 1 Luglio, l’assegnazione del sussidio di disoccupazione è prevista dal prossimo Settembre.
Gli effetti iniziano già ad essere quanto mai chiari per molti contribuenti: chi ha perso il lavoro resterà, nella gran parte dei casi senza Naspi per tutta (o per gran parte) dell’estate; in ogni caso chi ha perso involontariamente il lavoro subirà un ulteriore danno: due mesi senza quella che avrebbe rappresentato l’unica fonte di reddito, in mancanza dello stipendio.

Le proteste delle opposizioni per i ritardi della Naspi 2015
Dopo le proteste dei contribuenti le opposizioni hanno iniziato a far sentire la loro voce in Parlamento e SEL, M5S e Alternativa Libera, hanno già depositato interrogazioni parlamentari, con lo scopo di denunciare i forti disagi provocati dai ritardi nella liquidazione della Naspi.
SEL ha rilevato il perdurare di un problema di cui, il presidente dell’INPS Tito Boeri, lo scorso 14 Luglio, aveva annunciato l’imminente risoluzione e ha chiesto al Governo di adottare misure urgenti per accelerare le liquidazione delle indennità di disoccupazione.
Per il M5S si è configurata una situazione di palese incostituzionalità dal momento che non viene rispettato il dettaro dell’art. 38 in base al quale

"ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale. I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortuni, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria"

Alternativa Libera ha, invece, richiamato l’attenzione su casi concreti e particolarmente gravi:

"A Livorno sono oltre mille i lavoratori che hanno fatto domanda di Naspi, che vanno ad aggiungersi alle altre migliaia di lavoratori italiani che da qui a settembre, perderanno ogni forma di sostegno al reddito; un intervento urgente è reso impossibile a causa del ritardo annunciato, cosa che aggrava ulteriormente il disagio e l’insicurezza proprio delle persone più bisognose di aiuto e, soprattutto contrasta con il rispetto dello stato di diritto".

Per Alternativa Libera questa situazione configura l’ennesima sconfitta del Governo che ha privato, seppur temporaneamente, molti cittadini, della loro unica fonte di reddito. Proprio per questo l’Anief invierà una diffida agli enti competenti e monitorerà le tempistiche in cui saranno effettivamente erogati i pagamenti.

Confronta anche l’articolo dedicato alla Quattordicesima INPS 2015 non pagata, per avere il quadro completo sui mancati pagamenti e i ritardi dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.

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