Multa per eccesso di velocità: quanto costa, punti e dopo quanto arriva

Redazione Motori

5 Agosto 2021 - 10:00

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Cosa sapere sulla multa per eccesso di velocità: importo, limiti e ritiro della patente. Le regole del Codice della strada e quando si può annullare.

La multa per eccesso di velocità è una delle più comuni tra gli automobilisti, a causa della diffusione di autovelox e tutor. Il Codice della strada punisce con particolare severità questa infrazione: oltre alla sanzione amministrativa - spesso salata - c’è la decurtazione dei punti e, nei casi più gravi, la sospensione della patente di guida.

La legge indica i termini entro i quali la sanzione può essere notificata a casa e fare ricorso al Giudice di pace o al Prefetto.

Ecco come si calcola la multa per eccesso di velocità, cosa cambia per i neopatentati, tempi e regole del Codice della strada.

Come vengono calcolate le multe per eccesso di velocità?

Il Codice della strada prevede le sanzioni per eccesso di velocità dall’articolo 142 in poi. Più si eccede il limite di velocità imposto, e più la multa sarà salata; per la precisione ecco le sanzioni previste:

  • da 41 euro a 168 euro per il superamento del limite di velocità fino a un massimo di 10 km/h;
  • da 168 euro a 674 euro e la decurtazione di 3 punti sulla patente per il superamento del limite di velocità compreso tra i 10 km/h e i 40 km/h;
  • da 527 euro e 2.108 euro e la decurtazione di 6 punti sulla patente per il superamento del limite di velocità compreso tra i 40 km/h e 60 km/h. In questo caso è prevista anche la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida per un periodo che va da uno a tre mesi (tra otto e diciotto mesi in caso di recidiva in un biennio);
  • da 821 a 3.287 euro e la decurtazione di 10 punti sulla patente per il superamento di oltre 60 km/h del limite di velocità. Anche in questo caso è prevista la sospensione della patente di guida per un periodo che va da sei mesi a un anno. Se l’infrazione per eccesso di velocità di oltre 60 km/h viene ripetuta due volte in un biennio c’è la revoca della patente.

Il Codice della strada prevede anche che la multa sia più elevata se l’infrazione viene commessa nelle ore notturne, precisamente dalle 22.00 alle 7.00: in questa circostanza le sanzioni sono aumentate di un terzo.

Se il pagamento della multa avviene entro 5 giorni dalla notifica della violazione, il cittadino ha diritto ad uno sconto del 30% sull’importo.

Quando c’è il ritiro di patente per eccesso di velocità?

Oltre alla sanzione amministrativa, chi supera i limiti di velocità può incorrere nella sospensione (e non la revoca) della patente. Ciò ai sensi dell’articolo 142 del Codice della strada: se l’automobilista supera il limite di oltre 60 km/h, si vedrà sospendere la patente da 6 a 12 mesi, oltre a dover pagare una multa che oscilla tra 829 e i 3316 euro.

Le cose peggiorano in caso di recidiva. Se nel giro di 2 anni l’automobilista supera per due volte i limiti di velocità di oltre 40 km/h, la sospensione della patente va da 8 a 18 mesi.

Come si fa a sapere se si è preso un autovelox e qual è la “tolleranza”?

Non esiste un metodo matematicamente esatto per capire se l’autovelox fosse attivo e, quindi, se ha rilevato il superamento del limite di velocità. Tuttavia si può fare un tentativo consultando il sito della Polizia di Stato, dove sono indicati i tratti stradali in cui gli strumenti di rilevazione della velocità sono attivi.

Ricordiamo, inoltre, che gli autovelox devono essere opportunamente segnalati in anticipo con cartelli chiari e ben visibili (come stabilito nella Direttiva Minniti).

Esiste un lieve margine di tolleranza, cioè uno sforamento minimo dei limiti di velocità che non fa scattare la multa. Si tratta della cosiddetta “tolleranza autovelox” nell’ordine del 5% sia oltre i 100 km/h che al di sotto.

Quanto tempo ci vuole per far arrivare a casa una multa?

90 giorni è il termine massimo entro il quale chi ha commesso l‘infrazione stradale di eccesso di velocità, o altro, deve ricevere la contravvenzione. Nel conteggio dei 90 giorni non si conta quello in cui è avvenuta la violazione mentre si conteggiano le festività.

E per i neopatentati?

I neopatentati sono coloro che hanno conseguito la patente di guida A2, A, B1 o B da meno di 3 anni. Per loro la legge prevede dei particolari limiti di velocità:

  • 100 km/h in autostrada;
  • 90 km/h sulle strade extraurbane;
  • 50 km/ nei centri abitati (salvi alcuni tratti, appositamente segnalati, nei quali i Comuni possono elevare il limite fino a 70 km/h).

I neopatentati che superano i limiti di velocità che abbiamo evidenziato sopra rischiano una multa compresa tra 161 euro e 647 euro, inoltre la decurtazione dei punti dalla patente è raddoppiata nei casi in cui le regole della strada lo prevedono.

Quando si può contestare la multa per eccesso di velocità

In caso di irregolarità palesi ed evidenti è possibile contestare la sanzione per eccesso di velocità. Ad esempio se la targa della macchina riportata è incompleta o errata, se la notifica avviene oltre 90 giorni dall’infrazione e se non riporta esplicitamente il motivo che ha reso impossibile la contestazione immediata (Corte di cassazione sentenza 18156/2017).

Per impugnare una sanzione stradale e chiederne l’annullamento ci si può rivolgere al giudice di pace oppure al Prefetto; ci sono però dei limiti temporali da rispettare:

  • 30 giorni dalla ricezione della multa davanti al giudice di pace;
  • 60 davanti al prefetto.

I due ricorsi sono alternativi tra loro e non possono essere cumulati. Per il ricorso al giudice di pace è previsto un costo fisso di 43 euro per le multe di importo fino a 1.033 euro e il costo aumenta più è elevata la sanzione.Invece contestare una multa davanti al Prefetto è gratuito, ma se il ricorso non viene accettato la multa viene raddoppiata rispetto all’importo originale.

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