Morgan Stanley: andare short sull’euro con target a 1,32 dollari

Nicola D’Antuono

27 Maggio 2014 - 13:29

Gli investitori continuano a scommettere sul proseguimento del trend ribassista dell’euro, in attesa delle mosse della BCE. Morgan Stanley ha un target a 1,32

Morgan Stanley: andare short sull’euro con target a 1,32 dollari

Nel discorso tenuto a Sintra, in Portogallo, all’indomani delle elezioni europee, Mario Draghi ha sottolineato i rischi al ribasso per l’economia dell’eurozona, in particolare nei paesi più colpiti dalla crisi. Il numero uno della BCE ha dichiarato che resta concreta la possibilità di assistere a una nuova spirale negativa a causa di un mix di fattori macroeconomici avversi, quali la “bassa inflazione, caduta delle aspettative di inflazione e del credito”.

Draghi teme che le aspettative di disinflazione possano “spingere aziende e consumatori a differire gli acquisti innescando un classico ciclo deflazionistico”. Il governatore dell’Eurotower ha, però, ribadito che la BCE monitorerà attentamente lo scenario economico nell’eurozona: in caso di peggioramento, magari dovuto al rafforzamento dell’euro, verranno subito tagliati i tassi di interesse.

Inoltre se l’inflazione resterà bassa per un periodo eccessivamente prolungato di tempo sotto il target del 2%, o comunque le aspettative di inflazione continueranno a ridimensionarsi drasticamente, la BCE dovrà intervenire con misure monetarie più espansive annunciando magari un programma di acquisto di asset. Sebbene nel meeting del 5 giugno è dato ormai per scontato il fatto che la BCE non introdurrà alcun piano di quantitative easing, molti investitori continuano ad aumentare le loro scommesse ribassiste sull’euro, che nelle ultime tre settimane circa è passato da quasi 1,40 a 1,3615 sul dollaro americano.

Gli analisti valutari di IG e Commerzbank sono convinti che il cambio euro/dollaro scenderà fino sotto 1,3480, aggiornando così i minimi dell’anno. Morgan Stanley è ancor più ribassista sull’euro: ha già preso posizione short intorno ai massimi dell’anno e ora ha aggiunto una nuova posizione corta a 1,3715, da proteggere con uno stop loss a 1,3869 e con un target price fissato a 1,32. Intanto, secondo gli ultimi dati diffusi dalla Commodity Futures Trading Commission, nella settimana al 20 maggio i large traders (hedge funds e banche di investimento) hanno aumentato le posizioni net short a 9.200 contratti dai precedenti 2.200 contratti.

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