Modello 730 Precompilato, errori, integrazioni, redditi, rimborsi, verifiche: le FAQ delle Entrate

Simone Casavecchia

08/07/2015

Pubblicata ieri la Circolare dell’Agenzia delle Entrate con le risposte alle domande più frequenti, sul Modello 730 Precompilato, poste dalla stampa specializzata, in occasione del Forum 730, organizzato dal Sole 24 Ore.

Modello 730 Precompilato, errori, integrazioni, redditi, rimborsi, verifiche: le FAQ delle Entrate

In seguito al Forum dedicato al 730, organizzato nei giorni scorsi dal Sole 24 Ore, in cui sono intervenuti sia i rappresentanti dell’Agenzia delle Entrate sia i giornalisti specializzati in materia fiscale, l’Agenzia delle Entrate ha diffuso ieri la circolare 26/E dove sono state riportate tutte le risposte alle FAQ formulate dalla stampa.

La novità sicuramente più consistente della Circolare rilasciata ieri dall’Agenzia delle Entrate è sicuramente la proroga della scadenza dei termini, per la presentazione del Modello 730 Precompilato, fissata al 23 Luglio prossimo, sia per i contribuenti che hanno richiesto l’ausilio di un CAF o di un altro intermediario abilitato, sia per i contribuenti che hanno deciso di procedere da soli nella presentazione, e nell’eventuale integrazione del Modello 730 Precompilato.

Sono però anche molte altre le novità e i chiarimenti presenti nella circolare: ecco i principali.

730 Precompilato: errori, correzioni e rettifiche
Fino al mese scorso era possibile, per i contribuenti che dopo aver inviato la dichiarazione precompilata si erano resi conto della presenza di errori, correggere la dichiarazione via web, attraverso la presentazione di una nuova dichiarazione online che andava di fatto a sostituire la dichiarazione già inviata. Fino al mese scorso le scadenze fissate per apportare correzioni e inviare dichiarazioni sostitutive erano le seguenti:

  • 21 giugno = per i contribuenti senza sostituto d’imposta e con saldo a debito;
  • 29 giugno = per tutti gli altri contribuenti;

Dal 30 Giugno sarà possibile correggere eventuali errori nella dichiarazione precompilata, di cui non ci si è resi conto prima, solo rivolgendosi a un CAF o a un professionista abilitato, per presentare o un modello 730 Integrativo (entro il prossimo 25 Ottobre) o un Modello Unico correttivo o integrativo. Si ricorre a questa seconda soluzione (Modello Unico correttivo o Integrativo) nel caso in cui le correzioni apportate determinino un maggior debito o un minor credito dell’imposta da pagare.

Redditi non indicati nel 730 precompilato
Se la dichiarazione precompilata è stata accettata senza modifiche dal contribuente in via diretta o, comunque, attraverso il sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale, si evitano i controlli fiscali sui soli oneri che sono indicati nel 730 Precompilato e che sono stati indicati da soggetti terzi all’Agenzia delle Entrate.
Possono comunque, avvenire controlli formali sui dati indicati dai sostituti d’imposti attraverso la Certificazione Unica, ovvero sui redditi corrisposti al contribuente. Proprio per questo, se il contribuente stesso si rende conto che nella dichiarazione precompilata non sono stati riportati alcuni dei sui redditi, a causa del mancato invio della Certificazione Unica all’Agenzia delle Entrate, il contribuente è comunque tenuto a integrare la dichiarazione dei redditi altrimenti potrebbe subire controlli fiscali, dal momento che si configurerebbe una situazione di dichiarazione infedele.

Redditi da lavoro autonomo certificati informalmente
Nel caso in cui la certificazione di redditi da lavoro autonomo sia stata rilasciata in forma libera e non sia stata trasmessa all’Agenzia delle Entrate dal sostituto d’imposta, per predisporre la dichiarazione Precompilata, occorre riportare nel 730 i dati che derivano dalla certificazione, anche se quest’ultima è stata redatta in via informare, nel solo caso in cui i redditi che emergano da tale certificazione informale rientrino in quelli dichiarabili attraverso il modello 730.

Giorni di lavoro o di pensione non indicati
Altro dato frequentemente mancante nel 730 Precompilato è quello relativo ai giorni di lavoro dipendente e di pensione per i quali spettano le detrazioni fiscali, nel caso in cui siano state rilasciate al lavoratore più Certificazioni Uniche, per via di molteplici rapporti di lavoro con periodi in parte sovrapposti.
Tale problema che è stato anche segnalato con un apposito avviso nell’applicazione web del 730, potrebbe già essere stato corretto prima del 29 Giugno da gran parte dei contribuenti che potrebbero aver riportato i giorni di lavoro dipendente o di pensione attraverso i quali ottenere il bonus IRPEF, se spettante, e le detrazioni da lavoro dipendente o pensione.
Se ciò non fosse ancora avvenuto, rimangono le già menzionate possibilità di rettifica della dichiarazione:

  • modello 730 integrativo, entro il prossimo 25 ottobre, attraverso un CAF o un professionista abilitato (in questo caso, se il contribuente ha versato imposte per un importo maggiore a quello dovuto, le somme in eccesso saranno rimborsate direttamente dal datore di lavoro entro il mese di dicembre);
  • modello Unico entro il 30 settembre 2015 (dichiarazione correttiva nei termini);
  • modello Unico entro il termine di presentazione relativo all’anno successivo (dichiarazione integrativa a favore);

Omessa indicazione delle rate
Se il contribuente ha già accettato la dichiarazione dei redditi precompilata senza optare per la rateazione dei pagamenti delle imposte, tale opzione non può più essere esercitata, dal momento che è scaduto il termine per la presentazione della dichiarazione sostitutiva (lo scorso 29 giugno 2015).

Crediti IRPEF, riporti e rimborsi
Se nella dichiarazione precompilata già trasmessa, direttamente dal contribuente o da un intermediario, è stato riportato un credito che deriva dal periodo d’imposta precedente e che, in seguito a un controllo, è stato ritenuto errato per l’omissione del versamento degli acconti relativi all’anno precedente, la responsabilità è a carico del contribuente e non dell’intermediario anche nel caso in cui quest’ultimo abbia apposto il visto di conformità.
L’intermediario, infatti, deve verificare i versamenti avvenuti nell’anno in corso e gli eventuali crediti IRPEF emergenti dalla dichiarazione dei redditi precedente ovvero relativa al periodo d’imposta 2013.

La Circolare 26/E dell’Agenzia delle Entrate chiarisce, infine, che sono esclusi dal Modello 730 Precompilato e che sono, quindi, tenuti alla presentazione del Modello Unico i contribuenti che hanno effettuato investimenti per start up innovative, per le quali è prevista una particolare detrazione e i contribuenti che sono soci di società di persone fisiche, anche nel caso in cui tali società abbiano redditi negativi o siano in liquidazione e anche nel caso in cui i soci siano pensionati.

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