Mobilità in deroga 2014 agli sgoccioli: possibile fino al 31 dicembre poi scatta la scure anche sulla cassa integrazione

Valentina Brazioli

31 Ottobre 2014 - 13:51

Mobilità in deroga possibile fino a fine anno, e poi? E’ questo il dubbio che assilla chi beneficia di questo ammortizzatore sociale, nella consapevolezza del fatto che Regioni e province autonome potranno concedere il trattamento, secondo i vecchi criteri, fino al 31 dicembre 2014. Successivamente, entrerà in vigore la scure su mobilità e cassa integrazione in deroga.

Mobilità in deroga 2014 agli sgoccioli: possibile fino al 31 dicembre poi scatta la scure anche sulla cassa integrazione

Cassa integrazione e mobilità in deroga 2014 agli sgoccioli: ne abbiamo già parlato in precedenza, e non sembra essere previsto un dietrofront da parte del Governo. Infatti, se dal 4 agosto 2014 i due ammortizzatori sociali vengono concessi in base ai nuovi criteri individuati nel decreto n. 83473/2014, fino al 31 dicembre 2014 potranno essere ancora concessi secondo la vecchia disciplina.

Come cambiano cassa integrazione e mobilità in deroga

Il suddetto decreto, infatti, ha fissato i nuovi criteri di concessione ed erogazione per gli accordi stipulati a partire dal 4 agosto 2014 e interessano le imprese (anche piccoli imprenditori), ma non gli studi professionali, nonostante le numerose proteste. Tra le novità più significative, si segnala il fatto che gli ammortizzatori in deroga non potranno mai essere concessi in favore di lavoratori che abbiano i requisiti per ottenere analoghe prestazioni: ciò che ne consegue, e che chi può aver titolo alla mobilità ordinaria, o alle indennità Aspi e mini Aspi, non potrà godere della mobilità in deroga, e chi può avere accesso alla cig ordinaria e straordinaria, o ai nuovi Fondi di solidarietà, non potrà ottenere la cassa integrazione in deroga.

Le vecchie regole ancora in vigore fino al 31 dicembre 2014

Tuttavia, nella consapevolezza che la nuova disciplina risulta molto più stringente rispetto alle vecchia regole, il decreto ha stabilito che le regioni e le province autonome possano disporre la concessione degli ammortizzatori sociali in deroga (secondo i requisiti e le condizioni previgenti) entro un limite di spesa di 70 milioni di euro e comunque in misura non superiore al 5 per cento delle risorse ad esse attribuite. In ogni caso, il periodo di transizione previsto non potrà superare la data del 31 dicembre 2014, sia per la mobilità che per la cassa integrazione in deroga.

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