Missile Sarmat: cos’è e dove può arrivare

Giorgia Bonamoneta

20/04/2022

21/04/2022 - 12:58

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Il test russo del missile intercontinentale lanciato oggi non è una sorpresa: la prova era attesa per l’inizio dell’anno ed è arrivata con un po’ di ritardo. Si tratta di Sarmat o Satan II.

Missile Sarmat: cos’è e dove può arrivare

Il test del missile Sarmat, avvenuto nella giornata di oggi (20 aprile 2022) non è stato una sorpresa per gli Stati Uniti, ma in generale ha rappresentato una prova di forza per la Russia. Infatti, anche se il test era stato annunciato, il fatto che la Russia sia in possesso di un’arma di simile portata e capacità distruttiva riaccende la tensione. Non a caso e non perché altri Paesi, come i già citati Stati Uniti, non siano in possesso di armi simili a Sarmat, ma perché la Russia è, letteralmente, sul piede di guerra.

Sarmet è un missile enorme, con grandi capacità distruttive, tali che il ministero della Difesa russa ha indicato come unità di misura la Gran Bretagna o la Florida. Non una narrazione senza rischi, ma sicuramente i rapporti tra i due mondi - con la chiara idea dell’equilibrio di forza della Guerra Fredda nuovamente in auge - non sono più neanche fintamente amichevoli.

Il missile, capace di penetrare le difese anti-missile, è noto anche alla Nato con il nome in codice di SS-30 Satan II o RS 28 (in cirillico PC-28 Сармат). Gli Stati Uniti infatti erano a conoscenza del missile e del conseguente test. “Nessuna paura, eravamo pronti” è stata la risposta del Pentagono, derubricando il test come normale amministrazione e routine.

Che cos’è Sarmat, il missile russo testato il 20 aprile

La Russia oggi (20 aprile 2022) ha annunciato di aver testato con successo, celebrando l’evento, il missile balistico intercontinentale pesante RS-28 Sarmat. Sarmar, noto anche come Satan II, è un missile capace di “penetrare ogni sistema di difesa missilistica esistente o futura”, ha detto il ministero della Difesa russo. Sarà proprio questo missile, almeno secondo Vladimir Putin, a riequilibrare il potere tra Stati Uniti e Russia, garantendo sicurezza a Mosca contro le minacce attuali.

L’ES-28 Sarmat ha iniziato il proprio sviluppo a partire dal 2011, in risposta agli Stati Uniti e per sostituire il modello R-36M. Ai russi serviva un’arma capace di eludere le difese degli avversari e rendere più breve la fase di salita. Inoltre Sarmat (Satan II per la Nato) è capace di trasportare fino a 15 testate nucleari e 24 veicoli ipersorsonici.

Dove può arrivare Sarmat e qual è la sua capacità distruttiva

Il missile testato dai russi è un compromesso tra due necessità, quella militare e quella tecnologica, ovvero tra nucleare e maggiore velocità. Il prototipo, testato con successo oggi, ha dato una risposta a entrambi i bisogni. Infatti la velocità e l’orbita di Sarmat lo rendono più difficile tra intercettare dai sistemi anti-missilistici; e la capacità distruttiva è vasta.

Un missile simile è capace di arrivare ovunque nel mondo, colpendo con un raggio d’azione di 18 mila chilometri. In passato, durante gli anni di sperimentazione, era stato detto che la capacità bellica distruttiva del Sarmat sarebbe stata capace di spazzare via un Paese intero. L’esempio faceva riferimento a un “territorio della dimensione della Gran Bretagnia”.

In un’intervista Putin era stato interrogato in merito a un’immagine della simulazione del raggio d’azione di Sarmat. In questa il missile veniva fatto esplodere su quella che sembrava la Florida. Putin ha negato l’immagine, dicendo che non c’era nessuna scritta sulla mappa a indicare lo Stato americano.

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