I mercati si aspettano tassi ancora bassi: azioni e petrolio in volo

Violetta Silvestri

10/05/2021

25/10/2022 - 12:04

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Mercati fiduciosi sulla ripresa economica e, soprattutto, sulla politica espansiva delle banche centrali: le azioni guadagnano e le materie prime volano. Anche il petrolio. Che succede?

I mercati si aspettano tassi ancora bassi: azioni e petrolio in volo

Mercati oggi all’insegna dell’ottimismo: azioni globali in generale rialzo e materie prime ancora protagoniste.

Dopo i dati poco soddisfacenti sulla crescita dell’occupazione USA hanno mostrato una debolezza dell’economia reale che ha però incoraggiato gli investitori.

Il segnale, infatti, è che il mercato del lavoro ancora debole spingerà la politica monetaria della Fed accomodante per altro tempo. E i tassi resteranno bassi.

Intanto, le materie prime continuano la loro corsa e il petrolio guadagna.

Che succede oggi nei mercati?

Mercati oggi in rialzo: si specula sui tassi

La maggior parte delle azioni asiatiche e dei futures USA è in rialzo oggi, dopo che l’indice S&P 500 ha raggiunto un record venerdì notte sulla speculazione che ci sarà bisogno di stimoli aggiuntivi con l’occupazione ancora debole.

Anche il petrolio greggio è in aumento in seguito a un attacco informatico che ha costretto la chiusura di un oleodotto chiave negli Stati Uniti.

In Asia, il Nikkei giapponese continua a salire alle ore 8.14 italiane, con un aumento dello 0,54%. Gli indici cinesi Shenzhen e Shanghai perdono terreno dopo un’apertura positiva (rispettivamente -0,18% e -0,49%).

Le azioni australiane stanno per chiudere ai massimi storici, mentre Hong Kong ha sottoperformato.

L’indice più ampio di MSCI dei mercati azionari globali ha raggiunto un livello record sulla base delle aspettative che i tassi bassi continueranno a stimolare i prestiti e la crescita economica.

Venerdì il Dow Jones Industrial Average l’S&P 500 sono saliti ai massimi di chiusura record dopo che i dati deludenti sul mercato del lavoro statunitense hanno allentato le preoccupazioni per un aumento dei prezzi al consumo.

Nelle ultime settimane, alcuni investitori avevano scommesso che una robusta ripresa economica degli Stati Uniti dalla pandemia di coronavirus avrebbe costretto la Federal Reserve ad aumentare i tassi di interesse prima di quanto previsto dalla banca centrale.

Tuttavia, il debole rapporto sui libri paga non agricoli ha causato una rapida inversione di tendenza in alcune di queste operazioni, che si sono propagate attraverso azioni, obbligazioni e valute principali.

L’attenzione si sposta ora sui dati dell’inflazione USA previsti per mercoledì, che aiuteranno gli investitori a determinare se hanno bisogno di ridimensionare ulteriormente le loro aspettative.

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