Mercati emergenti: ecco i migliori e i peggiori secondo le ultime analisi

C. G.

10 Agosto 2016 - 11:54

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I mercati emergenti tornano ad attirare gli investitori. Ecco quali sono i migliori e i peggiori mercati emergenti in cui investire, secondo le ultime ricerche.

Mercati emergenti: ecco i migliori e i peggiori secondo le ultime analisi

I mercati emergenti tornano a fare gola agli investitori, sempre più attratti da asset d’oltre confine. Ma quali sono i “migliori e i peggiori” mercati emergenti in cui investire secondo le ricerche effettuate nel 2016?

La caccia al rendimento sta guidando di nuovo gli investitori verso i mercati emergenti, ma ci sono alcune differenze chiave questa volta, che permettono di evidenziare i migliori e i peggiori mercati emergenti sulla base delle ricerche condotte dagli analisti. Le azioni dei mercati emergenti - misurate dall’MSCI Emerging Markets Index - sono cresciute del 30% rispetto al livello osservato a fine gennaio. Inoltre, nelle ultime cinque settimane, quantità record di denaro sono state investite nel debito dei mercati emergenti, secondo i dati di Bank of America Merrill Lynch.

Tali asset sono tradizionalmente percepiti come i più rischiosi rispetto invece ai mercati più consolidati. Eppure, in un contesto globale di tassi di interesse molto bassi - prossimi allo zero - e con un eccesso di liquidità nel mercato, gli investitori sono nuovamente attratti dai mercati emergenti. Ma quali sono i migliori e i peggiori mercati in cui investire?

I mercati emergenti continuano a registrare robuste performance, soprattutto perché stanno beneficiando di bassi rendimenti e di maggiori propensioni degli investitori al rischio. Tuttavia vi è molta differenziazione nel settore dei mercati emergenti che si dividono in migliori e peggiori, mentre le quattro grandi - Brasile, Russia, India e Cina - non sono sempre al centro dell’attenzione e non sempre presentano dati ottimali. Vediamo allora quali mercati emergenti stanno registrando le performance migliori e quali stanno invece registrando quelle peggiori.

Mercati emergenti: diminuisce la popolarità della Cina

A dispetto del rinvigorimento dei mercati emergenti, la popolarità degli asset cinesi sembra essere diminuita a causa delle persistenti preoccupazioni circa lo stato di salute della seconda economia più grande del mondo.

A giugno gli investimenti in Cina si sono ridotti più che in qualsiasi altra economia emergente, secondo quanto affermato da EPFR Global. Circa 25 miliardi di dollari di capitale - per mese - sono stati portati fuori dalla Cina dagli investitori, secondo alcune ricerche condotte da Capital Economics. Anche l’India, come la Cina, ha continuato ad arrancare nonostante il paese rimanga uno dei mercati emergenti più popolari.

Mercati emergenti: Russia, crescita lenta. Investire o no?

La Russia, mercato emergente messo a dura prova dal crollo del prezzo del petrolio e dalle molteplici sanzioni economiche imposte dall’Occidente, tornerà a crescere nell’ultima parte dell’anno secondo le previsioni degli analisti. Questa crescita della Russia avverrà però ad un ritmo abbastanza lento, come ha sottolineato William Jackson di Capital Economics.

Mercati emergenti: la situazione del Brasile

Il Brasile, attuale palcoscenico delle olimpiadi di Rio - rappresenta un ulteriore mercato emergente di forte attrattiva per gli investitori. Nonostante la crisi politica che sta attanagliando il Brasile, il paese sta attraendo investitori ottimisti soprattutto per il nuovo presidente Michel Temer, il quale sta pressando senza sosta per l’approvazione delle riforme necessarie alla crescita del paese.

Mercati emergenti: investire in Indonesia

All’interno del gruppo dei più piccoli mercati emergenti è l’Indonesia ad attirare l’attenzione più degli altri. L’Indonesia è stata in grado di abbassare i tassi di interesse, di introdurre un condono fiscale e di spingere verso politiche fiscali più favorevoli, secondo gli analisti. E tutto ciò, a quanto pare, ha permesso di osservare un miglioramento dell’economia domestica del paese.

Insomma, fra mercati migliori e peggiori in cui investire, la Cina, e l’India, sembrano essere - secondo le analisi citate - le uniche voci fuori dal coro in un contesto di mercati emergenti che tornano a farsi sempre più attraenti per gli investitori.

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