Mercati: e se invece vincesse Marine Le Pen? Rischi ed effetti

admin

5 Maggio 2017 - 10:20

Geneve Invest analizza lo scenario europeo a poche ore dal ballottaggio presidenziale francese nell’ipotesi che sia Marine Le Pen a vincere.

Mercati: e se invece vincesse Marine Le Pen? Rischi ed effetti

E se invece vincesse Marine Le Pen? Quali effetti sui mercati e sull’economia dell’Eurozona?

L’Europa rischia di dover sopportare nei prossimi mesi un’onda d’urto molto più forte di quella subita con l’inizio della crisi del debito. A modificare in maniera complessiva gli equilibri economici del continente, secondo le analisi finanziarie di molti fra i più prestigiosi istituti bancari europei, potrebbe essere la vittoria alle elezioni presidenziali francesi della candidata Marine Le Pen. Dopo aver conquistato il 21,30% dei voti nel corso del primo turno, tenutosi lo scorso 23 aprile, la Le Pen sfiderà il prossimo 7 maggio il centrista Emmanuele Macron in un testa a testa per la vittoria che, nonostante le dichiarazioni di contro in appoggio al candidato moderato, potrebbe realizzarsi in un risultato delle elezioni molto più equilibrato di quanto previsto.

La leader del Fronte National ha promesso, in caso di successo, di far partire entro i primi due mesi in carica una consultazione referendaria con l’obiettivo di ridiscutere i termini di adesione della Francia dell’UE e di far partire un percorso che potrebbe portare all’uscita dei transalpini dall’Euro, progettando il ritorno al Franco.

L’obiettivo, oltre a quello di ridisegnare la struttura economica e finanziaria della Francia, è di operare un cambio radicale sulle politiche di migrazione, sinora condivise a livello comunitario e che, una volta nell’esclusiva disponibilità di un’eventuale premier Le Pen, vedrebbero una chiusura pressoché totale ai nuovi arrivi e un giro di vite fortemente restrittivo per quanto riguarda tutti i migranti già presenti sul suolo transalpino.

"L’importanza sistemica della Francia per il progetto europeo è tale che il margine per limitare i danni potrebbe essere molto più sottile di quanto non sia avvenuto nel caso delle crisi in Grecia, in Italia e in Spagna mentre si tratterebbe di un percorso completamente diverso da quello della Brexit, visto che in questo caso all’uscita dall’UE si aggiungerebbe il rischio concreto di una disintegrazione della moneta unica.”

È anche a causa di questi timori che nelle scorse settimane gli investitori del mercato obbligazionario hanno accelerato la vendita del debito pubblico francese, una dinamica frenata dalle prospettive di vittoria di Macron seguite ai risultati primo turno, ma che continua comunque a costituire una tendenza, seppur più controllata, anche nelle ultime ore. La differenza dei rendimenti sui titoli di Stato francesi e tedeschi è oggi la più grande in quasi quattro anni, un elemento che suggerisce come gli investitori vedano in questo momento il debito francese come una proposta sostanzialmente più rischiosa, preoccupati soprattutto dall’ipotesi, molto rischiosa che il debito possa essere riconvertito in franchi, nel caso il progetto di uscita dall’Euro della Le Pen dovesse concretizzarsi.

“Il rischio di una vittoria di Marine Le Pen e del Front National è in qualche modo già stato incluso nei prezzi – continuano ancora da Geneve Invest, società di gestione patrimoniale indipendente specializzata in investimenti a tasso fisso – economisti ed analisti finanziari sono infatti compatti nel valutare un eventuale successo della destra nazionalista francese come un passaggio che porterebbe la moneta unica europea sotto la parità contro il dollaro, raggiungendo i minimi storici da 15 anni, considerando che dal lontano 2002 il rapporto EUR / USD non vede la parità.

Al contrario, proporzionalmente alle stime sin qui effettuate rispetto a un possibile successo di Le Pen, qualora la candidata conservatrice uscisse invece sconfitta dalle elezioni presidenziali francesi, si verificherebbe un effetto diametralmente opposto, con un possibile apprezzamento sia dell’Euro che del comparto azionario europeo.”

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