Al vaglio del Governo l’ipotesi di tagliare le tasse per artigiani e commercianti: ecco come.
Non solo i disoccupati tra i figli della crisi, ma anche tanti imprenditori, artigiani e commercianti, vittime di una situazione che non accenna a migliorare.
Come risollevare le sorti del Paese? Renzi insiste sulle riforme. Certo è che un banco di prova importante sarà la Legge di Stabilità 2015.
Tra le altre ipotesi al vaglio del Governo ci sarebbe quella di ridurre le tasse per commercianti ed artigiani in altro modo. Come? Scorporando il loro reddito d’impresa dalla tassazione IRPEF, così da applicare sul reddito d’impresa l’aliquota IRES, notevolmente più bassa.
Italia: ancora recessione
Il Centro studi di Confindustria, aggiornando le stime economiche sul nostro Paese, ha tagliato le previsioni di crescita, sia per quest’anno, che per il 2015. Se a giugno le stime riportavano una crescita, rispettivamente, dello 0,2% e dell’1%, l’Italia dovrà accontentarsi di un calo del PIL dello 0,4% e di un aumento dello 0,5% nel prossimo anno (a fronte dell’1% stimato).
Brutte notizie anche su fronte deficit/PIL, il cui rapporto si attesterà al 3% nel 2014 e al 2,9% nel prossimo anno con un debito pubblico che dovrebbe salire al 137% nel 2014 e al 137,9% nel 2015.
Nonostante le premesse, la Legge di Stabilità 2015, secondo Delrio,
"non prevederà alcuna correzione dei conti".
Cosa farà allora la Legge di Stabilità 2015? Cercherà di rianimare il PIL, mediante dei tagli alla spesa, tra i 10 e i 12 miliardi di euro, per sostenere la riduzione delle imposte.
Ma come fare? Dove tagliare? Il Ministro della Sanità Lorenzin non è disposta ad accattare un taglio ai servizi, così come il Ministro della Cultura Franceschini: "il Fondo unico sullo spettacolo non si tocca".
Sarà una strada percorribile quella che potrebbe far tirare un sospiro di sollievo ai commercianti italiani?
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