Un passo avanti e due indietro, il Miur cerca di risolvere il caos creato dalle "gravi anomalie" riscontrate nella somministrazione dei test per le scuole di specializzazione di medicina. Ma gli studenti non si fermano e chiedono più borse di studio.
Il Miur, dopo una giornata di dure polemiche con giovani medici e associazioni di categoria, ha deciso di fare dietrofront rispetto all’annullamento del test di medicina per le specializzazioni effettuato la scorsa settimana. Nel fine settimana è scoppiata la polemica in seguito a numerose segnalazioni degli studenti di medicina che lamentavano errori nello svolgimento della prova e irregolarità. Il Miur, dopo aver svolto controlli e trovato "gravi anomalie" , ha deciso di annullare il test e ripeterlo venerdì 7 novembre. Nella tarda serata di ieri il dietrofront: le prove svolte dal 29 al 31 sono valide. Ma il passo indietro del Miur non è bastato a placare le polemiche.
Test, tutto da rifare
La scorsa settimana tra il 28 e il 31 ottobre si sono svolte le prove per il test d’ingresso alle scuole di specializzazione in Medicina. Al test hanno partecipato 12.168 giovani medici, distribuiti in 117 sedi disseminate per l’Italia. Ma nel fine settimana il Miur, su segnalazione dei giovani medici, ha scoperto delle "gravi anomalie" nelle gestione dei quiz. In pratica il Cineca, Consorzio interuniversitario incaricato di distribuire i test, ha invertito le domande delle due aree mediche. Così le domande da sottoporre ai giovani medici il 29 ottobre sono state scambiate con quelle del giorno 31. Così il test svoltosi la scorsa settimana è stato annullato e fissato un nuovo giorno di prove per il 7 novembre.
Buona la prima
Nella tarda serata di ieri, dopo una giornata infuocata dalle polemiche il Ministro Giannini ha trovato la quadra riaffermando la validità del test già effettuato. Il Ministro ha trovato la soluzione per evitare il ripetersi del test di medicina: "procedere con il ricalcolo del punteggio" dei candidati ai test di ammissione alle scuole di medicina "neutralizzando le due domande per Area che sono state considerate non pertinenti dal gruppo di esperti".
A seguito di un confronto avuto con l`Avvocatura dello Stato e del verbale della Commissione si è deciso di procedere con il ricalcolo del punteggio dei candidati neutralizzando le due domande per Area che sono state considerate non pertinenti dal gruppo di esperti.
Le polemiche
Nonostante le soluzione proposta dal Ministro Giannini, per sollevare giovani medici e famiglie da nuovo stress e nuove spese per sostenere un’altra giornata di test, le polemiche non si placano. Il Codacons ha comunque annunciato un esposto alla Corte dei Conti per la vicenda delle prove di ammissione alle Scuole di Specializzazione in Medicina.
Non si placa la bufera nemmeno tra gli studenti di medicina. "Il caos causato dallo scambio dei test durante le prove per le specializzazioni mediche in questi giorni vede un Miur totalmente incapace di prendersi le proprie responsabilità e un governo che si lava le mani della situazione", attacca l’Unione degli universitari secondo cui le dimissioni del presidente del Cineca "rischiano di diventare un ulteriore beffa per i giovani medici se non saranno seguite da un’azione risolutiva immediata.
I medici chiedono risposte serie sul loro percorso di studi e di specializzazione: "per noi rimane un’unica strada percorribile - spiega Gianluca Scuccimarra Coordinatore dell’Unione degli Universitari - quella dei finanziamenti e dell’aumento delle borse fino alla copertura totale dei richiedenti, quelle #12milaborse che in tanti anche sui social stanno chiedendo in questi giorni".
© RIPRODUZIONE RISERVATA