Marine Le Pen, candidata del partito populista Front National alle prossime elezioni francesi, ha pronto il piano per distruggere l’Euro. Vediamo come.
Marine Le Pen ha pronto il piano per distruggere l’Euro. La candidata del partito populista di estrema-destra Front National alle prossime elezioni presidenziali francesi, secondo il suo consigliere capo-economista, nel caso riuscisse a vincere le elezioni in programma il prossimo maggio prenderà il controllo della banca centrale e darà alle fiamme the printing presses mentre guiderà la Francia fuori dall’Euro.
Marine Le Pen non ha mai fatto mistero, infatti, di puntare con convinzione a un “ritorno della sovranità monetaria”, uno dei pilastri fondamentali del suo programma politico con il quale si augura di poter bissare la vittoria del vate populista Donald Trump negli Stati Uniti.
“Non penso sarà una catastrofe perché la Francia, dopo tutto, è un grande paese e la gente capirà presto che noi stiamo lavorando come patrioti per ridare alla Francia la sua sovranità”,
ha dichiarato il consulente di Marine Le Pen, Bernard Monot, in un’intervista.
“Se si presentasse una catastrofe, io ho già pronto un piano … è qui”
ha poi aggiunto Monot indicando il suo capo.
La campagna elettorale di Marine Le Pen per le prossime elezioni presidenziali francesi è riuscita a guadagnarsi l’attenzione degli investitori di tutto il mondo per via delle sue provocanti “promesse” di voler sradicare le basi finanziarie su cui regge l’economia europea.
Se è vero che Marine Le Pen e il suo Front National vengono dati dai sondaggi favoriti per la vittoria del primo turno delle elezioni presidenziali programmato per il 23 aprile, altresì vero è che nessuna delle stesse analisi attualmente vede la Le Pen realmente in grado di potersi imporre su un qualsiasi rivale nella tornata del ballottaggio che si terrà due settimane dopo.
Di seguito vediamo allora qual è il piano di Marine Le Pen per portare alla distruzione dell’Euro.
Marine Le Pen: il piano per distruggere l’Euro
Secondo quanto riportato da Cnbc il piano di Marine Le Pen per distruggere l’Euro ruoterebbe attorno a tre punti fondamentali:
- sostituire l’euro con un nuovo paniere di valute nazionali;
- revocare l’indipendenza della banca centrale;
- creare denaro per finanziare le politiche di welfare, di strategia industriale e poter rimborsare il debito.
Il piano di Marine Le Pen per distruggere l’Euro: summit di emergenza
Nel caso Marine Le Pen dovesse venire eletta 25° presidente francese il primo passo che in molti sono convinti ella e il suo staff compirebbero sarebbe quello di organizzare immediatamente un vertice con i leader dell’Unione europea e della Banca Centrale Europea, dove avanzare formalmente la proposta di introdurre un paniere di nuove valute nazionali che farebbe tornare alla memoria l’ECU (Unità di Conto Europea), ovvero la valuta virtuale dell’Unione che anticipò l’ingresso della moneta unica e che insieme all’ERM nel 1979 diede forma al Sistema Monetario Europeo.
La nuova moneta francese con ogni probabilità verrebbe chiamata “nuovo franco francese” e secondo Monot inizialmente sarebbe equivalente all’Euro. Lo Stato francese dovrebbe quindi impegnarsi a limitare le fluttuazioni nei confronti del paniere di valute dell’Unione Europea fino ad un massimo del 20%, anche se Monot ha specificato che un massimo del 10% sarebbe più accettabile.
Ovviamente l’introduzione di una nuova moneta non è ancora in programma, e nel caso in cui gli altri paesi dell’area Euro declinassero la proposta della Francia di adottare una nuova moneta nazionale, il nuovo franco sarebbe destinato alla solitudine.
Samy Chaar, capo economista presso la Banque Lombard Odier & Cie di Ginevra, in un’intervista si è detto molto scettico di tale eventualità visto che “un sistema a doppia moneta non ha mai funzionato in passato”. “La moneta forte - ha continuato Chaar - sarà accumulata mentre la moneta debole sarà spesa e perderà il suo valore, rendendo difficile per la Banca Centrale di Francia mantenere la sua politica monetaria”.
Il piano di Marine Le Pen per distruggere l’Euro: il fascino della svalutazione
Quello di cui sono convinti dalle parti del quartier generale di Marine Le Pen è che una nuova moneta, e con essa una eventuale sua svalutazione, sarebbe in grado di dare nel breve periodo un forte impulso all’economia francese.
Secondo alcuni analisti, in effetti, una eventuale svalutazione potrebbe far gola ad altre nazioni europee, tra le quali l’Italia alle prese con una ripresa molto lenta e con un debito pubblico in continua crescita.
Jennifer McKeown, economista presso Capital, ha dichiarato che “una svalutazione renderebbe la Francia più competitiva nelle esportazioni all’interno dei mercati internazionali e potrebbe consentirle di trasformare il suo deficit commerciale in surplus”. La stessa McKeown ha poi concluso dicendo che “vorrebbe anche dire ridurre la mole di debito della Francia in termini di Euro. Il Front National ha chiarito che avrebbe cercato di convertire il debito pubblico in franchi nel caso in cui si fosse realizzata un’uscita dalla zona euro”.
Il piano di Marine Le Pen sarebbe poi quello di prendere il controllo della Banca Centrale di Frania per creare nuovo denaro in modo da poter finanziare la spesa pubblica. Le Pen avrebbe inoltre in programma di abolire i trattati europei che garantiscono l’indipendenza delle banche centrali, che impedisce loro di poter fornire denaro al Tesoro.
Con Marine Le Pen presidente, secondo Monot, la Banca di Francia sarebbe “autonoma” e sotto la supervisione del Parlamento avrebbe il permesso di stampare nuova valuta fino a un massimo annuo del 5% della massa monetaria totale. Monot ha poi ipotizzato che la creazione di una nuova valuta porterebbe l’inflazione in Francia al 3%, e rivolgendosi ai più scettici ha domandato “cosa è peggio? Un ragionevole tasso di inflazione o la deflazione con cui abbiamo avuto a che fare negli ultimi anni?”
Francia: l’addio all’Euro tra walfare, strategie industriali e titoli di Stato
Quali sarebbero i primi effetti di una messa in atto del piano di Marine Le Pen?
Innanzitutto il debito pubblico verrebbe convertito nella nuova valuta francese, e lo Stato avrebbe il compito di cercare di acquistare il debito dagli istituti di credito stranieri. La Francia dovrebbe quindi mantenere fede a tutti i suoi obblighi, ha bissato Monot, per potersi “garantire la fiducia” degli istituti di credito.
Con l’attuazione del piano di Marine Le Pen la Banca di Francia avrebbe poi modo di stampare 100 miliardi di “nuovi franchi” all’anno, che finirebbero nelle casse del Governo che li utilizzerebbe per le politiche di walfare e per finanziare la propria strategia industriale. Tra il 30 e il 40% delle entrate potrebbero invece essere utilizzate per rimborsare il debito pubblico.
“Gli oneri finanziari della Francia, come conseguenza di questa politica, aumenteranno. Ma non così follemente”,
ha detto Monot. In molti prevedono che il rendimento dei titoli di Stato francesi a 10 anni si attesterebbe tra il 2 e il 3% - ben lontano dai tempi in cui il loro rendimento volava al di sopra del 10%.
Fonte: Cnbc
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