Legge Stabilità 2014: tagli alle agevolazioni fiscali se non si abbassa la spesa pubblica?

Valentina Pennacchio

17/10/2013

Legge Stabilità 2014: tagli alle agevolazioni fiscali se non si abbassa la spesa pubblica?

La versione "ufficiale" della Legge di Stabilità 2014 ancora non c’è, anche se le notizie circolate ieri corrispondono ormai, in linea generale, a quello che sarà il testo definitivo, a parte qualche dettaglio.

Tra le tante misure approvate, tra le quali le più attese dai cittadini erano le novità su lavoro e fisco, c’è un’insidiosa clausola di salvaguardia: tagli, retroattivi, agli sconti fiscali e alle agevolazioni (tax expenditures, detrazioni ed esenzioni che riducono il carico fiscale per i contribuenti, cittadini ed imprese, gravando sulle casse dello Stato), se non si abbassa la spesa pubblica.

L’attuale commissario alla spending review, Carlo Cottarelli, dovrebbe trovare in soli 4 mesi un miliardo per il 2014 e più di 1 miliardo e duecentomila per il 2015. Senza contare gli altri venti di cui si ha bisogno per evitare la sforbiciata sulle tax expenditures. Vediamo i dettagli.

Tagli alle agevolazioni fiscali?

Se non si abbassa la spesa pare proprio di sì. Di che si parla? Una razionalizzazione delle detrazioni IRPEF del 19%, già dalla prossima dichiarazione dei redditi, e un taglio ai bonus fiscali in questa misura:

  • 3 miliardi nel 2015;
  • 7 miliardi nel 2016;
  • 10 miliardi dal 2017 in poi.

Le misure coinvolte dalle riduzioni delle detrazioni IRPEF? Un elenco vasto (circa 720 voci) che vale circa 4 miliardi di euro, ma da cui si dovrà ottenere un risparmio, pare, di almeno 500 milioni di euro, viceversa scatterà un taglio lineare. Solo per citare alcune di queste voci, parliamo di:

  • spese sanitarie (costano allo Stato 2,3 miliardi di euro) e veterinarie;
  • interessi sui mutui (costano allo Stato 1,3 miliardi di euro);
  • spese scolastiche ed universitarie;
  • spese funebri.

Cosa succede se scatta il taglio lineare? Detrazioni dal 19% al 18%, quindi 1% in meno a partire dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2013, che incideranno sulla dichiarazione dei redditi del prossimo anno, relativa a quest’anno. Non solo. In linea con questa disposizione, con la dichiarazione dei redditi 2014 la detrazione scenderà ulteriormente al 17%.

Se questa notizia ha fatto tremare le vostre tasche, purtroppo, non è finita qui. Entro il 31 marzo 2014, tramite decreto, il Presidente del Consiglio dei Ministri, ad oggi Enrico Letta che prometteva un cospicuo taglio di tasse per far ripartire la crescita e dare una boccata d’ossigeno alle famiglie, se non si riescono a trovare altri tagli di spesa, potrebbe decidere di tagliare sconti e agevolazioni fiscali, al fine di fare cassa e risparmiare, come vi abbiamo anticipato: 3 miliardi nel 2015, 7 nel 2016 e 10 miliardi nel 2017, per una somma totale di 20 miliardi di euro, ovvero di tasse.

D’altronde, cos’altro è la riduzione degli sconti fiscali se non l’aumento della pressione fiscale?

E Letta presentando la Legge di Stabilità non aveva annunciato:

"Per la prima volta da tempo siamo riusciti a fare una Legge di Stabilità dove i conti quadrano senza aumentare le tasse"?

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