Legge Stabilità 2014, cuneo fiscale: cosa cambia davvero nella vostra busta paga?

Valentina Pennacchio

16/10/2013

Legge Stabilità 2014, cuneo fiscale: cosa cambia davvero nella vostra busta paga?

Dal 2014 più soldi in busta paga. Questa era stata la promessa di Letta, parlando dei benefici dell’atteso taglio del cuneo fiscale. L’ipotesi più accreditata parlava di un aumento di circa 250-300 euro nella busta paga. In teoria.

Come è andata davvero? Gli aumenti in busta paga sono stati confermati, anche se l’importo preciso del bonus verrà discusso in un secondo momento. Ad oggi ciò che è certo è che tra le novità di lavoro e fisco della Legge di Stabilità 2014 il taglio al cuneo fiscale è stato affrontato, tuttavia in maniera poco coraggiosa e insoddisfacente, secondo industriali e sindacati.

La Legge di Stabilità insomma è stata accolta con un clima di poco entusiasmo, soprattutto alla luce di un’analisi di Confcommercio: con la Legge di Stabilità 2014 si pagheranno 6,5 miliardi di tasse in più?

Nel 2014 ci sarà un taglio da 2,5 miliardi, sicuramente meno di quanto richiesto dalle parti sociali e della cifra di 5 miliardi che era stata pronosticata.

Cosa cambia davvero nella vostra busta paga?

Secondo i calcoli della CGIA di Mestre, sulla base dei dati circolanti, la busta paga si "appesantirà" di circa 14-15 euro al mese e godrebbero di maggior vantaggio i dipendenti con un reddito imponibile IRPEF tra i 15.000-20.000 euro all’anno (retribuzione netta mensile tra i 950 e i 1.250 euro). Vediamo più nel dettaglio le cifre di cui parla la CGIA:

  • i dipendenti con un reddito imponibile IRPEF annuo di 15.000 euro (stipendio mensile netto di 971 euro), avrebbero 172 euro all’anno in più nella busta paga, ovvero 14 euro al mese in più;
  • i dipendenti con un reddito imponibile IRPEF annuo di 20.000 euro (stipendio mensile netto di 1.233 euro), avrebbero 151 euro all’anno in più nella busta paga, ovvero 13 euro al mese in più;
  • i dipendenti con redditi più elevati, fino al tetto di 55.000 euro l’anno, avranno vantaggi fiscali quasi nulli, a causa di una riduzione progressiva.

Cosa cambia per le famiglie italiane? Con queste cifre pressoché nulla, come spiega il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi, già intervenuto proprio qualche giorno fa, commentando le 100 tasse pagate dagli italiani e la difficile situazione in cui versano i contribuenti italiani.

“Comprendo che il momento è difficile e risorse in cassa ce ne sono poche, tuttavia, ritenere che con queste cifre mensili nette si possa dare un po’ di serenità alle famiglie è una chimera. Certo, è meglio riceverli anziché doverli pagare: stiamo però parlando di cifre irrisorie che non permetterebbero a una persona di concedersi neanche una birra e una pizza”.

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