La resilienza dei piccoli esercenti raccontata da SumUp

Antonella Coppotelli

22/07/2021

22/07/2021 - 13:08

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L’ultimo anno e mezzo ha messo a dura prova moltissime attività, questo il racconto di SumUp sulla resilienza dei piccoli commercianti durante la crisi pandemica.

La resilienza dei piccoli esercenti raccontata da SumUp

Com’è evoluto lo scenario dei pagamenti digitali nell’ultimo anno e mezzo? Con questa prima domanda apriamo la nostra intervista a Umberto Zola, Country Growth Lead Italia di SumUp. Lo abbiamo incontrato durante l’ultima edizione del Web Marketing Festival che si è tenuto a Rimini dal 15 al 17 luglio e che quest’anno ha introdotto anche il World Startup Fest, una serie di eventi dedicati alle startup e scaleup come lo ScaleUp For Future, rappresentata sul mainstage tra gli altri anche da SumUp, azienda fintech leader nel settore dei pagamenti digitali e soluzioni innovative cashless.

Intervistato

Umberto Zola, Country Growth Lead Italia di SumUp

Una chiacchierata che ha posto l’accento sulla necessità di non abbandonare a se stessi gli esercenti di piccola e media dimensione che per struttura e per formazione culturale erano abituati a una gestione del business fatto “di prossimità” e di rapporto diretto con la propria clientela.

“In questo contesto la pandemia è stata una botta pazzesca per loro - ci dice Zola - perché moltissimi segmenti di fatto hanno abbassato la saracinesca per un anno se non di più”.

Se, però, il 2020 ha portato una contrazione significativa agli affari di parecchi commercianti, di contro alcuni settori hanno avuto modo non solo di crescere ma anche di espandersi come ad esempio è successo per il comparto food e generi alimentari in generale, perché “la gente, stando a casa, ha cucinato di più”. Questo ha permesso, come sottolinea il nostro ospite, la riscoperta delle botteghe di quartiere, che durante i vari lockdown si sono rivelate preziosissime per l’approvvigionamento delle dispense e lo scampato pericolo di incappare in file lunghe e snervanti ai supermercati della grande distribuzione.

Questi comparti, quindi, hanno superato il momento e SumUp ha lanciato più di un servizio focalizzato per dare loro la possibilità di vendere le merci online nella maggior semplicità possibile.

“Si tratta di microimprese che non hanno alcuna conoscenza di base sulla programmazione o di come si crea un dominio online, passaggi impossibili da superare per chi non ha né tempo né modo di applicarsi soprattutto in un momento di emergenza. A tutti questi clienti abbiamo dato in forma gratuita un servizio che ha permesso loro di avere una vetrina online che gli esercenti possono popolare con le fotografie dei prodotti prese dai loro cellulari attraverso l’apposita app connessa al nostro POS, prezzarli e metterli in vendita. Parliamo dei Pagamenti Via Link, la nuova funzionalità di acquisto digitale tramite il Negozio Online e ancora la possibilità di vendere Buoni Acquisto tramite Google, Facebook e Instagram”.

Dal suo osservatorio privilegiato gli chiediamo quali comparti abbiano beneficiato della crescita oltre a quello del food e dai dati in possesso di SumUp emerge che la facilitazione dei pagamenti ha aiutato il mondo del retail e dei servizi in generale.

“C’è addirittura chi ha venduto pappagalli e con questo sistema ha potuto farlo al di fuori della propria regione di appartenenza, ottenendo un discreto successo, oltre a chi ha potuto offrire lezioni di yoga o consulenze commerciali e legali”.

Successo che si è potuto tastare grazie al tasso di retention riscontrato anche dopo l’allentamento delle restrizioni, dal momento che “nell’ultimo anno sono stati digitalizzati business che prima vivevano solo offline” e che hanno permesso a questi professionisti di rinsaldare il proprio rapporto con il cliente finale.

Sicuramente per il territorio italiano molto hanno anche contribuito le indicazioni del Governo di arrivare a una società cashless che ha prodotto meno circolazione di contante e un utilizzo sempre più massiccio dei pagamenti digitali. In questo senso anche il cashback ha ricoperto una parte da leone.

“Quello che il Governo ha fatto negli ultimi due anni ha dato una spinta importante alla digitalizzazione di pagamenti in Italia come ad esempio le iniziative per le spese mediche che possono essere portate a credito solo se saldate con sistemi di pagamento elettronici. Il cashback ha portato una significativa spinta grazie alla quale molte persone si sono approcciate dal basso al mondo pagamenti digitali spinti da questa sorta di gamification. Adesso è stata stoppata, vedremo quello che succederà in futuro”.

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