L’occupazione negli Stati Uniti cresce poco. La politica della Fed è davvero efficace?

Michele Ciccone

11 Gennaio 2014 - 18:38

Traduciamo un interessante articolo tratto dalla CNBC sull’andamento della disoccupazione americana e sul ruolo della Fed in questo contesto.

L’occupazione negli Stati Uniti cresce poco. La politica della Fed è davvero efficace?

La creazione di posti di lavoro negli Stati Uniti a Dicembre è stata piuttosto timida, con l’economia americana che ha inserito nel processo produttivo solo 74 000 nuovi lavoratori, nonostante la Federal Reserve abbia votato la sua prima misura per ridurre il piano di stimolo monetario.

Il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti

Il tasso di disoccupazione è caduto al 6,7%, al di sotto delle aspettative degli economisti. La causa principale di questa diminuzione sembra essere stato il calo del numero di partecipanti alla forza-lavoro statunitense. Il tasso di partecipazione alla forza-lavoro è crollato al 62,8%, il livello peggiore dal gennaio del 1978. La creazione mensile di nuovi posti di lavoro è stata la peggiore degli ultimi tre anni e ben al di sotto dei 241 000 posti di Novembre (dato peraltro rivisto al rialzo).
Gli economisti si aspettavano 200 000 posti di lavoro in più a Dicembre, con il tasso di disoccupazione stabile al 7%.

Una misura più ampia del tasso di disoccupazione, che include anche i lavoratori scoraggiati e sottooccupati, si mantiene stazionaria al 13%
Gli economisti Mark Zandi e Austan Goolsbee hanno affermato in un’intervista alla CNBC che questi numeri non devono essere presi alla lettera, e che probabilmente vedremo dei miglioramenti nei prossimi dati.

Un incremento dei posti di lavoro a Dicembre pari esclusivamente a 74 000 posti è in netto contrasto con il miglioramento fatto osservare in alcuni dati, suggerendo quindi che la flessione nelle assunzioni è solamente temporanea

ha affermato Kathy Bostjanic, analista economico al Conference Board.

E’ difficile costruire una casa o un ufficio quando la temperatura è di 15 o 20 gradi sotto zero. Non è possibile farlo fisicamente, in quanto i materiali, con quella temperatura, non riescono a fissarsi. Il tempo è senza dubbio un fattore che ha determinato una scarsa richiesta di manodopera

ha affermato il segretario del lavoro Tom Perez alla CNBC

Il numero di senza lavoro a causa del brutto tempo è stato a Dicembre pari a 273 000, circa 92 000 in più rispetto alla media sui cinque anni. Tuttavia, se anche questo numero di persone fosse stato inserito nel processo produttivo, il numero di disoccupati sarebbe comunque stato ben al di sotto del consenso.

Il tapering della Fed

La decisione di attuare il tapering da parte della Fed è stata guidata principalmente da due ragioni:

  • un tasso di disoccupazione in diminuzione
  • un basso tasso d’inflazione

La banca centrale americana a Dicembre ha votato per ridurre il suo programma di QE mensile di 10 miliardi di dollari, per un ammontare complessivo pari a 75 miliardi di dollari. Il governatore uscente Ben Bernanke ha affermato che il tasso di disoccupazione pari al 7% deve servire come linea guida per poter attuare il taglio dell’acquisto di assets da parte della Fed, mentre un tasso di disoccupazione pari al 6,5% sarebbe un ottimo punto di riferimento per considerare l’eventualità di aumentare i tassi d’interesse. Gli economisti della Fed hanno però affermato che la soglia può essere abbassata al 6% o addirittura al 5,5%.

Questi numeri hanno immediatamente sollevato un dibattito sul se la Fed continuerà la sua politica di restringimento monetario. Come ha affermato Dan Greenhaus, chief market strategist alla BTIG

Non siamo sicuri su come la Fed reagirà a questi numeri. Riteniamo tuttavia che una ulteriore riduzione del QE alla riunione del FOMC di Gennaio è altamente improbabile.

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